Siria. E’ morto il premio Pulitzer Anthony Shalid

DAMASCO  – Uno degli inviati più prestigiosi del New York Times, Anthony Shalid, è morto in Siria per un attacco d’asma, probabilmente provocato dai cavalli utilizzati dalle guide che lo accompagnavano nel suo reportage.

Shalid, che aveva vinto due Premi Pulitzer (nel 2004 e nel 2010 per come aveva seguito la guerra in Iraq) era riuscito a introdursi in Siria da circa una settimana per seguire le caotiche vicende nel tormentato Paese.  Americano di origine libanese, in grado di parlare fluentemente anche l’arabo, un carriera iniziata all’Associated Press e proseguita anche al Washington Post, Shalid era stato uno dei 4 giornalisti trattenuti dalle truppe di Muammar Gheddafi per sei giorni nel marzo scorso. Le circostanze della morte sono ancora poco chiare. Il padre, Buddy Shadid, da Oklahoma, ha detto che un collega ha cercato di rianimare il giornalista, ma non ce l’ha fatta. «Era in un luogo isolato, non c’era alcun medico: ci sono volute un paio d’ore per portarlo in un ospedale in Turchia». Il figlio, ha raccontato, soffriva d’asma da una vita e portava sempre i farmaci con sè. «Era in cammino diretto verso il confine. Si muoveva a piedi perchè era troppo pericoloso usare la macchina: ma camminava dietro alcuni cavalli, cui era allergico più di ogni altra cosa, e ha avuto un attacco d’asma».

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