Ingroia. Niente nomina in Sicilia. No unanime dal Csm

ROMA –  È  un no unanime quello espresso dalla terza commissione del Csm contro l’autorizzazione per l’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, ad andare a rivestire il ruolo di presidente di riscossione Sicilia, incarico propostogli dal presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta. La commissione ha respinto le richieste avanzate da Ingroia per ottenere l’aspettativa e il collocamento fuori ruolo.

Il magistrato ha detto di non sapere le motivazioni  del Consiglio superiore della Magistratura e non ha commentato.

“Non sussiste nel caso di specie l’interesse dell’amministrazione della giustizia”, è invece la motivazione alla base della decisione della terza commissione del Csm.
Secondo palazzo dei Marescialli, dunque, l’incarico che Crocetta aveva offerto all’ex procuratore aggiunto di Palermo non ha nulla a che vedere con le funzioni di magistrato, mentre fra i presupposti per concedere l’aspettativa o il fuori ruolo, vi è anche quello per cui l’incarico da ricoprire deve essere in qualche modoattinente con l’amministrazione della giustizia. Dunque, secondo la commissione, non ricorrono i presupposti per autorizzare l’aspettativa di Ingroia, anche «in linea con analoghi precedenti». La commissione ha anche deliberato di inviare a Ingroia il preavviso di rigetto della sua richiesta.

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