Sudan. Chiti, indignazione per condanna Meriam

ROMA – “Voglio esprimere la più ferma indignazione per la condanna di Meriam Yehya Ibrahim, giovane medico sudanese incinta, arrestata con il figlio di 20 mesi e condannata a morte in primo grado per essersi convertita al cristianesimo. Il no alla pena di morte va ribadito sempre, senza esitazioni”. Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.

”Inoltre – aggiunge Chiti – è inaccettabile ogni forma di condanna per convinzioni culturali o religiose: si tratta dei diritti fondamentali della persona. Non vi può essere disattenzione o indifferenza per casi gravissimi come quello che coinvolge Meriam. É inammissibile per il Sudan o qualsiasi altra nazione perseverare su questa strada che colpisce la persona nella sua integrità e nella sua dignità.

L’auspicio è che nel processo di appello si possa giungere ad un esito ben diverso. C’è ottimismo in questo senso e serve il massimo impegno della comunità internazionale per conseguire un risultato positivo”.

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