Musica. Jazz in cantina, un movimento culturale spontaneo

ROMA – Jazz in Cantina è uno dei pochi (forse l’unico) “movimento culturale spontaneo” italiano degli ultimi anni dedicato al jazz come linguaggio musicale.

Nasce a Roma nel 2010 dalla constatazione di alcuni appassionati, circa l’assenza di spazi e opportunità dedicati ai musicisti ed ai loro progetti. In realtà, nella capitale, ci sono club e locali dove andare ad ascoltare buon jazz. Purtroppo però, salvo qualche rara ed illuminata eccezione, la maggior parte di questi hanno scarsa considerazione della musica, che di fatto viene considerata come un elemento incidentale: se va bene è un sottofondo. Basti pensare che i musicisti, quasi sempre, percepiscono compensi che è difficile poter definire “rimborso spese”; a questo bisogna aggiungere che, al contrario dei loro colleghi di altri stati europei, non hanno forme di sostegno al lavoro o di ammortizzatori specifici. Questa abbandono sociale ed istituzionale, spinge sempre più i musicisti jazz, ma aggiungerei anche i classici, verso la più completa emarginazione: a parole “la cultura non si mangia” mentre coi fatti si tagliano orizzontale i fondi penalizzando tutte le forme di cultura espressiva.

Roberto Altamura, Roberto Scarabotti, Germano Falcione e uno sparuto gruppo di appassionati, in assoluta autonomia nel 2010, hanno iniziato ad (auto) organizzarsi promuovendo una serie di incontri musicali con lo scopo di diffondere e soprattutto condividere le esperienze e le conoscenze sul jazz. Una condivisione che non e solo della musica suonata/ascoltata dal vivo, ma anche dei suoi racconti, delle sue origini e delle sue immagini: proiettate, raccontate e discusse. Un vero e proprio movimento.
“D’altronde” – amano ripetere i promotori – “in questa situazione è necessario ripartire dal basso, proprio dalle cantine per provare a restituire un’offerta musicale jazzistica e culturale non elitaria, che permetta l’avvicinamento di un pubblico più vasto”. Peraltro, molti ed importanti esperimenti, pensati negli spazi adeguati al Jazz, hanno visto anche a Roma, dopo una partenza avvincente, il succedersi della più classica “staticità propositiva e manageriale”.
Così in una bella cantina di via Appia, mensilmente, poco più di 50 tra appassionati e musicisti si danno appuntamento per confrontare e testare lavori ed esperienze musicali in modo semplice e qualificato con l’interesse, la passione, la voglia di condividere e soprattutto di fare. Uno spazio dove ascoltare gratuitamente la musica: pronto ad accogliere contributi e proposte dei musicisti che vogliono far conoscere e condividere i loro progetti. A “Jazz in Cantina” non è raro ascoltare musicisti romani affermati misurarsi con nuove proposte o giovani musicisti, proprio in quell’ottica efficace di predisposizione allo scambio e alla crescita. Gli appuntamenti sono ovviamente sempre “Tutto Esaurito”.

link utili:
http://www.facebook.com/cantina.jazz
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