Hamid Barole Abdu. Nuovo libro del poeta eritreo. Video

ROMA – “Rinnoversi  in segni…erranti”  è un percorso evolutivo del vissuto culturale e spirituale in cui l’autore ricongiunge – in maniera del tutto rinnovata – la visione del prima di: “quando ho intrapreso il cammino” e il seguito: “mentre camminavo ho guardato oltre…”.

Rinnoversi è il dualismo poetico di  Hamid Barole Abdu, che  affonda i pensieri  nelle antiche radici, e riemerge  nel nuovo, in cui valorizza il percorso di ieri in rinnovati itinerari dell’anima. Come nella poesia “Rinnoversi di un percorso” “…il grazie immenso per la vita/a Te che mi hai
donato/come goccia nell’oceano/o granello nel deserto/frutto di un lungo percorso/di cui benedico i passi/in questi miei rinnovati versi/dettati da speranze erranti.” Il cui significato rende chiara la ricerca, che anche attraverso – disegni – schizzati a matita – l’autore esprime l’identità evocata nei versi, ancora liberi di cercare e trasmettere al lettore la sua impronta.

Hamid Barole Abdu è nato ad Asmara, in Eritrea, nel 1953; dal 1974 vive in Italia. Ha pubblicato: “Eritrea: una cultura da salvare” (1988), “Akhria – io sradicato poeta per fame” (1996) che ha ricevuto unanimi consensi di critica tanto da aggiudicarsi nel ’96 la XIII edizione del Premio letterario “Satyagraha” a Riccione, “Sogni e incubi di un clandestino” (2001), “Seppellite la mia pelle in Africa”, una raccolta di poesie e brevi racconti, tradotti in italiano ed in inglese (2006) che si è aggiudicato, collocandosi al primo posto, il Premio Multiculturalità ed Intercultura promosso dal Comune di Roma –  Politiche della Multietnicità, Ministero della Solidarietà Sociale, Provincia di Roma, Regione Lazio, Camera di Commercio, Caritas, O.I.M. (Organizzazione Internazionale per le Migrazione), Archivio dell’Immigrazione.
Collabora con alcuni giornali e riviste on-line. L’ultimo articolo “Come in spiaggia non farsi scambiare per un venditore di accendini” pubblicato in “Migrantemente – il popolo invisibile prende la parola” (a cura di Sabatino Annecchiarico, EMI Ed., 2005).
Co-autore del testo teatrale “Le scimmie verdi”, una performance itinerante, il cui testo è inserito nel libro “Limite acque sicure”, racconti a cura di Massimo Avenali, Noubs edizioni, 2009. “Il volo di Mohammed” (2010), un’antologia di poesie scelte, LibertàEdizioni di cui è stato realizzato un cortometraggio. “Permesso di Soggiorno” (2010), antologia di racconti di vari scrittori stranieri a cura di Angelo Ferrucci, Ediesse Editrice. In cantiere ci sono altri tre lavori: “The Black Memory”, un testo teatrale, “Il barbiere maldestro”, una performance teatrale e “Il vicario del Diavolo”, un film documentario.

Il volo di Mohammed – video

 

Condividi sui social

Articoli correlati