Venezia 70. Parkland. In concorso sull’assassinio di J.F. Kennedy

VENEZIA (nostro inviato) – Parkland è il nome dell’ospedale di Dallas in cui fu ricoverato il Presidente Kennedy, quel tragico giorno del 1963, subito dopo l’ agguato mortale. 

Il film segna l’esordio alla regia del giornalista e scrittore Peter Landesman ed è basato sul libro Reclaiming History: The Assassination of President John F. Kennedy, scritto dall’ex procuratore Vincent Bugliosi.  L’argomento, di per se interessante, aveva calamitato lunghe file di giornalisti sin dal mattino, purtroppo la maggior parte di loro sono rimasti delusi.
Il film è la cronaca, neppure troppo coinvolgente, dei fatti e dei personaggi principali che si trovarono sul posto quel giorno a quell’ora. I medici che soccorsero il Presidente; Abraham Zapruder, il cittadino di Dallas che filmò l’assassinio; il fratello di Lee Oswald, sua madre e lo stesso Oswald, poi finito anche lui a Parkland in condizioni analoghe a quelle del Presidente; una Jacqueline Kennedy, nemmeno troppo somigliante; uomini della scorta, dei servizi segreti, della polizia; personaggi che si incrociano in un concitato andirivieni che nulla aggiunge e nulla disvela di quel poco che si sa sulla tragedia.
Il cast –  del quale citiamo Paul Giamatti, Zac Efron, Billy Bob Thornthon –  fa il meglio che può, ma paga una sceneggiatura scritta a tavolino, che mette in bocca ai personaggi una consapevolezza storico-politica innaturale nella realtà del momento. Il racconto, per di più, non affascina nemmeno negli aspetti più avventurosi. Un’opera d’esordio che manca di esperienza e di mordente, ambiziosa per l’argomento storico di cui tratta, deludente per non riuscire a giungere oltre la superficie delle cose.

Parkland (USA, 2013) di Peter Landesman. Con Zac Efron, Paul Giamatti, Marcia Gay Harden, Billy Bob Thornton, Jacki Weaver, Jeremy Strong, Gary Grubbs, Bryan Batt, Brett Stimely, Drew Waters, Richard Jackson, Robert Catrini, Matthew Tompkins, Peggy Schott, Jackie Earle Haley, Ron Livingston, Colin Hanks, Tom Welling, James Badge Dale, David Harbour, Matt Barr e Devin Bonnee.

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