Premio Juan Montalvo a Milano: un pomeriggio di poesia senza tempo

MILANO –  Ieri, 29 novembre 2013, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale di Poesia, Narrativa e Fotografia “Juan Montalvo”, presso la la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, in via S. Antonio 12, a Milano. Nella meravigliosa sala neoclassica settecentesca si sono alternati i vincitori dei premi e ospiti vicini ai temi dell’integrazione, dell’amicizia fra i popoli e del rispetto per l’ambiente.

Il concorso – dedicato a Juan Montalvo, una delle figure di spicco della letteratura ecuadoriana dell’Ottocento – è nato infatti dalla volontà di emancipare la storia del mondo dallo sguardo unilaterale europeo, lasciando spazio a paesaggi e narrazioni “altre”, e altrettanto meritevoli di attenzione e credibilità. Promosso dal Consolato dell’Ecuador e dal Centro ecuadoriano di arte e cultura di Milano, il Premio ha coinvolto anche i dipartimenti di Scienze della Mediazione linguistica e di Studi interculturali e di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Milano, e in particolare Emilia Perassi, Gianni Turchetta, Gianpiero Piretto, Nicoletta Vallorani, Maria Vittoria Calvi e Irina Bajini.

Al primo classificato nella sezione poesie, Umberto Vicaretti, è andato anche un altro premio: un viaggio di una settimana in Ecuador, con un’escursione al Parco Yasunì. Le poesie, i racconti e le fotografie selezionate saranno pubblicate sulla rivista “Altre Modernità” dell’Università degli Studi di Milano. Nel corso dell’evento, che si è svolto davanti a un salone gremito ed entusiasta, è stato particolarmente applaudito il breve concerto del Maestro Willmer Guachi, noto arpista ecuadoriano, che ha eseguito brani del folclore andino, una passacaglia e una polka criolla. Numerose personalità hanno ricevuto i Premi per la Cultura. Fra di loro, il poeta Franco Loi, i poeti americani – fondatori del movimento 100 Thousand Poets for Change – Michael Rothenberg e Terri Carrion, il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera. Per me e Steed Gamero, il giovane poeta e fotografo peruviano che mi ha accompagnato all’evento – realizzando una bella serie di immagini – questo appassionante evento, che ormai fa parte del calendario della cultura milanese, ha costituito l’occasione per stringere ancora la mano al Console generale dell’Ecuador Narcisa Soria Valencia – sempre impegnata per l’armonia fra i popoli, l’intercultura e l’ecologia – e all’infaticabile Guaman Allende, Responsabile della sezione letteraria del Centro Ecuatoriano di Arte e Cultura in Milano. Importante lo scambio di idee con l’italianista Gianni Turchetta, presidente della giuria letteraria. Finalmente ho avuto modo di conoscere il grande poeta Franco Loi, che quarant’anni fa ebbe parole di lode per i miei primi lavori poetici, ma che non ho mai incontrato di persona. Franco, che ricordava ancora quelle mie poesie giovanili, mi ha commosso. Abbiamo conversato su tanti argomenti. In primis, l’importanza della poesia nel mondo contemporaneo, travagliato da orrori e minacciato dall’insensatezza di un’umanità troppo materialista. Il grande poeta, con cui abbiamo trascorso anche parte della serata successiva al premio, ha trasmesso a Steed i valori che un tempo lo avvicinarono alla poesia ed è stato emozionante vederli insieme: il vecchio e il giovane. La stessa vitalità. Lo stesso amore per la poesia. Non aspetteremo la prossima edizione del Juan Montalvo per rivederci e proseguire una conversazione intensa e illuminante.

 
 

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