Al primo classificato nella sezione poesie, Umberto Vicaretti, è andato anche un altro premio: un viaggio di una settimana in Ecuador, con un’escursione al Parco Yasunì. Le poesie, i racconti e le fotografie selezionate saranno pubblicate sulla rivista “Altre Modernità” dell’Università degli Studi di Milano. Nel corso dell’evento, che si è svolto davanti a un salone gremito ed entusiasta, è stato particolarmente applaudito il breve concerto del Maestro Willmer Guachi, noto arpista ecuadoriano, che ha eseguito brani del folclore andino, una passacaglia e una polka criolla. Numerose personalità hanno ricevuto i Premi per la Cultura. Fra di loro, il poeta Franco Loi, i poeti americani – fondatori del movimento 100 Thousand Poets for Change – Michael Rothenberg e Terri Carrion, il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera. Per me e Steed Gamero, il giovane poeta e fotografo peruviano che mi ha accompagnato all’evento – realizzando una bella serie di immagini – questo appassionante evento, che ormai fa parte del calendario della cultura milanese, ha costituito l’occasione per stringere ancora la mano al Console generale dell’Ecuador Narcisa Soria Valencia – sempre impegnata per l’armonia fra i popoli, l’intercultura e l’ecologia – e all’infaticabile Guaman Allende, Responsabile della sezione letteraria del Centro Ecuatoriano di Arte e Cultura in Milano. Importante lo scambio di idee con l’italianista Gianni Turchetta, presidente della giuria letteraria. Finalmente ho avuto modo di conoscere il grande poeta Franco Loi, che quarant’anni fa ebbe parole di lode per i miei primi lavori poetici, ma che non ho mai incontrato di persona. Franco, che ricordava ancora quelle mie poesie giovanili, mi ha commosso. Abbiamo conversato su tanti argomenti. In primis, l’importanza della poesia nel mondo contemporaneo, travagliato da orrori e minacciato dall’insensatezza di un’umanità troppo materialista. Il grande poeta, con cui abbiamo trascorso anche parte della serata successiva al premio, ha trasmesso a Steed i valori che un tempo lo avvicinarono alla poesia ed è stato emozionante vederli insieme: il vecchio e il giovane. La stessa vitalità. Lo stesso amore per la poesia. Non aspetteremo la prossima edizione del Juan Montalvo per rivederci e proseguire una conversazione intensa e illuminante.