“Madame Bovary”, un classico da non perdere. Recensione

“Eppure lo amo!” ripeteva a se stessa. Ma questo non aveva nessuna importanza! Non era felice, non lo era mai stata. (Madame Bovary- Gustave Flaubert)

La dinamica del desiderio, nell’ opera di Flaubert, è genesi di un profondo squilibrio, da qui Emma ama come si divora, ama tragicamente, incapace di assimilirare. Ella si lascia stregare da una lussuria che la distrugge, e allo stesso tempo è oggetto di attenzioni e desideri di natura feticista, che vanno a minare l’ interezza della sua vera identità. La realtà è filtrata e deformata dalla sua galoppante immaginazione, unico mezzo per la donna di sfuggire l’ insignificante ed insipida quotidianità. Il mondo reale è compromesso, a questo punto. Solo ciò che è irraggiungibile, economicamente e moralmente, è in grado di dare piacere alla protagonista. Emma è, in qualche modo, un’eroina perché cerca di combattere il suo male di vivere, andando anche contro le ristrettezze della sua realtà. Cerca di realizzare il suo mondo interiore, senza mai agire concretamente. Vuole vivere un amore appassionato ed intenso, proprio come quello descritto nei suoi romanzi. Ma per far ciò dovrebbe andare contro la morale comune. Il tradire è quindi una drammatica ricerca della libertà, che richiede sacrificio etico ed emotivo. La protagonista è tesa, in tutta l’ opera, all’ elevazione sociale ed economica, ricercando, nel frattempo, l’apice massimo di soddisfazione raggiungibile in amore. Dissipa la sua intera esistenza dietro ideali, a parer suo, indispensabili, perdendo mano a mano gli affetti reali che la circondano. 

Autore: Gustave Flaubert

Titolo: Madame Bovary

Casa Editrice: Feltrinelli

Costo: 9,50 euro

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