Modena City Ramblers, “sul tetto del mondo”. Al riparo in un vecchio baule, sospesi tra nuvole e terra

È uscito il nuovo disco dei Modena City Ramblers, intitolato Sul Tetto del Mondo. Tornano barricadieri e sognanti come sempre, ritrovando un’amalgama e una personalità che si era indebolita negli ultimi anni. Li aspettiamo ora nel Tour partito il 17 marzo. Il 15 aprile saranno a Roma a Stazione Birra

 

ROMA – Tornano i Modena City Ramblers, a 20 anni dalla loro nascita e al dodicesimo album, Sul Tetto del Mondo, prodotto dall’etichetta indipendente Mescal. Tornano e, nonostante gli anni e i tanti avvicendamenti nella band, sono facilmente riconoscibili. Marchio di fabbrica combat/folk, ritmi sostenuti e virate verso le abituali ballate dal sapore folk – questa volta con qualche novità nei contenuti-, baraonda stile Pogues, spirito rivoluzionario e desiderio di visioni oniriche e fughe, strade polverose, poeti e sognatori da incontrare. Il suono è bagnato di “nuvole” e sporco di “terra”, a volte quasi un ‘live’ e sembra costruito per valorizzare gli strumenti che hanno segnato negli anni lo stile Modena City Ramblers: il violino di Francesco “Fry” Moneti, il flauti di Franco D’Aniello – tra i quali spicca quello irlandese il tin whistle -, la fisarmonica di Leo Sgavetti, i banjo e bouzouki di Luciano Gaetani tornato a pieno titolo nel gruppo dopo parecchi anni di assenza, era tra i fondatori. Da sottolineare anche la presenza alla chitarra acustica di Luca Serio Bertolini, già tecnico a seguito del gruppo e cantautore parecchio apprezzato nell’area emiliano-romagnola, probabilmente da valorizzare meglio in futuro.

Nella ballata di chiusura, Specchio dei miei sogni, che coglie la metafora della vita che è un lungo cammino, difficile e, allo stesso tempo, meraviglioso se lo si affronta con l’amore che ti “stringe la mano”, ben si adatta la collaborazione del Quartetto Archimia. È uno dei brani più intensi e azzeccato dell’album.

Altra incursione, prestigiosa, è quella di Tony Esposito alle percussioni, in ¡Que viva Tortuga! che mescola musica balcanica e ribellioni caraibiche; ma il pezzo è da ricordare soprattutto per l’omaggio a Edoardo Bennato e ai suoi pirati – tutti gli esclusi che preferiscono la libertà alla sottomissione in questo sistema di “censori e benpensanti” – con Capitan Uncino invocato per la riscossa. Altro atto di rispetto è quello nei confronti di Dante Alighieri, il sommo poeta, i cui versi sono usati in Povero Diavolo per parlare di come, nell’Italia berlusconiana, ormai “a viver come bruti vi siete abituati/ Virtute e conoscenza avete trascurato/ Ed esser peccatori non val più quale peccato/ Povero Diavolo dimenticato/ Povero Diavolo disoccupato!”

Le foto (clicca sull’immagine)
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I testi oscillano tra i momenti che colgono e omaggiano l’Italia che piace ai Modena City Ramblers, fatta di poeti, idealisti, viaggiatori, precari incazzati e ribelli buoni e qui rimangono ‘stretti’ nella “doverosità” di certe citazioni o personaggi, come accade in AlrtItalia, e pennellate di condanna, di dubbi, di crisi, inganni e freddo. Nulla di scontato. Ed è da questi labirinti che nascono i passaggi migliori del disco: la title track Seduto sul tetto del mondo, onirica ma non fideistica, Tra nuvole e terra con “attese rubate e poche certezze” che diventano potenti proprio per la loro fragilità, Specchio dei miei sogni, e poi Povero Diavolo, Interessi zero, che, seppur ripeta gli schemi classici della ballatona ritmata celtica, funziona bene, colpisce al cuore – anche per la sua ripetitività – il cancro che pervade la nostra società, con la finanza, il consumismo a tutti i costi, la comunicazione asservita e la gente ubriacata dalla falsa felicità dei beni di consumo. Dieci volte è una canzone d’amore veloce con venature cantautoriali, nella quale ben si intrecciano le chitarre di Luca Serio Bertolini, il basso e la 12 corde di Massimo “Ice” Ghiaccio, la batteria di Roberto “Rabby” Zeno,  la voce di Davide “Dudu” Morandi, il tutto arricchito da flauti, violini e fisarmonica. S’ciòp e Picàun è l’immancabile canzone in dialetto emiliano dedicata, questa volta, ai migranti minatori italiani. Dialetto che riappare anche nell’efficace ritornello di Camminare per non “turnér mai indrée!”. Il posto dell’Airone descrive l’Esagono Recording Studio di Rubiera, dove è stato registrato e mixato il disco, studio che probabilmente chiuderà i battenti. Da delirio post ubriacatura La mosca nel Bicchiere, barricadiera I Giorni della Crisi.

Insomma i Modena City Ramblers del nuovo disco non deluderanno chi li segue da anni o chi li ha scoperti da poco. Sul Tetto del Mondo appare più vigoroso delle ultime prove e l’amalgama del nuovo gruppo sembra funzionare. Hanno messo ben “a riparo in un vecchio baule” la loro storia musicale e i segreti del loro successo, barricadieri e sognanti come sempre, con la musica che prende alla pancia – e fa anche ballare – e i testi che colpiscono il cuore e fanno pensare.

Eppure ci sembra di cogliere in quest’opera una venatura dei Modena City Ramblers più disincantata. Senza perdere di vista l’obiettivo, il “lungo cammino da fare”, sembrano apprezzare maggiormente i dubbi e i momenti da passare “con gli occhi chiusi a respirare/ A inseguire i profumi e i rumori/ A rincorrere un pugno di sogni”, ‘seduti sul tetto del mondo’, e questo a noi è sembrato sincero ed ha dato buoni risultati. In fondo l’età del gruppo ha ormai passato gli anni dell’adolescenza, il vecchio studio di registrazione sta chiudendo, Cisco non c’è più, i capelli ‘imbiancano’ e gli ideali sono ben saldi; quindi ‘adelante’ a scoprire strade nuove e contaminazioni musicali, con coraggio e senza timore di deludere, attingendo alle utopie e ai vecchi tesori ben al riparo nel vostro vecchio baule.

 

I brani

01. AltrItalia
02. I Giorni Della Crisi
03. Interessi Zero
04. Seduto Sul Tetto Del Mondo
05. Dice Volte
06. s’ciòp E Picòun
07. Povero Diavolo
08. Tra Nuvole E Terra
09. Que Viva Tortuga
10. La Mosca Nel Bicchiere
11. Camminare
12. Il Posto Dell’Airone
13. Specchio Dei Miei Sogni

 

Le date del tour

  • 02.04.2011 Live a Firenze Auditorium Flog Firenze

    08.04.2011 Live a Cesena (FC) Vidia Club San Vittore di Cesena (FC)

    09.04.2011 Live a Milano Alcatraz Milano

    15.04.2011 Live a Roma Stazione Birra Roma

    16.04.2011 Live a Senigallia (AN) Mamamia Senigallia (AN)

    23.04.2011 Live a Olivone (Svizzera) Centro Polisport Olivone Olivone (Svizzera)

    29.04.2011 Live a Taneto di Gattatico (RE) Fuori Orario Taneto di Gattatico (RE)

    30.04.2011 Live a Marghera (VE) Centro Sociale Rivolta Marghera (VE)

    05.05.2011 Live a Barcelona (Spagna) Sala Apolo 2 Barcelona

    06.05.2011 Live a Madrid (Spagna) Sala Caracol Madrid

    07.05.2011 Live a Ferrara Level Live Project Ferrara

    12.05.2011 Live a Torino Hiroshima Mon Amour Torino

    13.05.2011 Live a Casalromano (MN) Teatro Tenda Folk Fest 2011 Casalromano (MN)

    14.05.2011 Live a Nuoro Spazio Bowling Nuoro

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