Eminem. In “Headlights” perdona il suo Vietnam familiare. Video

ROMA – Headlights, che in un solo mese ha raggiunto i 20 milioni di contatti, è il nuovo singolo del rapperstatunitense Eminem, il quarto estratto dall’ottavo album in studio The Marshall Mathers LP 2e pubblicato l’11 maggio 2014 sul suo canale VEVO.

Il singolo vede duettare con Eminem Nate Ruess, leader del gruppo musicale Fun, che contrappone a Eminem una voce calda e accorata, la quale dà al famoso rapper del Dakota il giusto tocco di sentimentalismo, finendo col rappresentare una novità rispetto ai testi duri che conosciamo.

In Headlights Eminem infatti chiede scusa alla madre, quella stessa madre vituperata che nella realtà si è rivolta gli avvocati per denunciare suo figlio per diffamazione tramite le sue canzoni e interviste. Tutte le notizie che abbiamo sull’infanzia di Eminem sono vaghe, ma di certo sappiamo che non è stata felice. Da bambino ha vissuto da una casa all’altra, da una città all’altra come un nomade, cosa che deve avergli inoculato un drammatico senso di precarietà.

Debbie Mathers-Briggs, mamma di Eminem, è stato l’unico fattore costante del rapper, divenuto poi parafulmine di una violenza ossessiva che il cantante ha canalizzato su lei quale reazione alle sofferenze patite, anche se la madre non è stata certo l’unica causa. Il papà di Eminem era gallese, i suoi si erano sposati coraggiosamente contro la volontà dei loro genitori, ma un giorno la mamma di Eminem tornando a casa la trovò vuota: suo marito se ne era andato. A quel tempo lei era una ragazzina di diciassette anni e Eminem aveva sei mesi. In seguito il rapper rievocherà le volte in cui suo padre telefonava a casa e non chiedeva mai di lui, ne si preoccupava di parlargli.

Per il video di Headlights il cantante si è affidato alla regia esperta di un colosso come Spike Lee. In esso è protagonista l’abbraccio tra Eminem e sua madre, tutto il brano è una dichiaraziono di perdono a Debbie Mathers Briggs. Il fatto che sia uscito proprio durante la festa della mamma non deve far pensare alla sola trovata commerciale. Tutti gli artisti, scrittori o cantanti che siano, in fondo non fanno che raccontare se stessi, dunque non è peregrino supporre che le parole della canzone corrispondano ad una maturazione interiore di Eminem. In fondo anche lui, nato nel 1970,  non può che avere la percezione che la vita è un passaggio e che nessun genitore è eterno.

Vi offriamo Headlights con traduzione italiana, perché possiate valutare.

Eminem – Headlights (ft. Nate Ruess)[Traduzione]

 

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