Musica. Baccini Canta Tenco – Il Tour

“Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento, Dio di misericordia vedrai sarai contento”  (da “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio De Andrè dedicò a Luigi Tenco)

ROMA – Il tour “Baccini canta Tenco” è partito da Genova il 20 gennaio 2011, dal Teatro Politeama Genovese. Molte le “tappe” e molte ancora: il 15 aprile 2011 a Melzo al Teatro Trivulzio, il 21 aprile 2011 a Trieste al Teatro La Contrada, il 5 maggio 2011 all’Arena del Sole di Bologna, il 7 maggio 2011 al Teatro Cagnoni di Vigevano e al Teatro Smeraldo di Milano il 27 maggio 2011, per adesso.
Gabriella Aguzzi, dalle pagine di “Quarto potere” scrive: “I punti in comune tra Luigi Tenco e Francesco Baccini erano tanti: Genova, prima di tutto, e una somiglianza fisica speciale. Anche Fabrizio De André a volte, parlando con Baccini, lo chiamava Luigi, e il fratello di Tenco, incontrandolo un giorno in ascensore, lo aveva fissato a lungo, per come glielo ricordava”. In effetti.

“Porto in giro Luigi Tenco nei teatri, visto che lui non ha mai potuto farlo. Per fare cio’ mi sono avvalso della preziosa collaborazione di uno dei più grandi chitarristi italiani Armando Corsi”, dichiara Francesco Baccini.
Infatti gli arrangiamenti sono di Armando Corsi e l’accompagnamento musicale dello stesso Corsi (alla chitarra), Filippo Pedol (contrabbasso e cori), Luca Falomi (chitarra acustica ed elettrica), Luca Volonté (sax, armonica, percussioni e cori) e Marco Fadda (batteria e percussioni) e l’interpretazione (magistrale) di Francesco Baccini. La regia e’ di Pepi Morgia. Testi: Marzio Angiolani.
“Quando si parla di Luigi  Tenco – continua Francesco Baccini – si parla sempre della sera del 27 gennaio 67: io invece voglio fare luce sulla sua vita, su quello che ha scritto e detto. Il quadro che ne esce fuori e’ ben diverso da quello che il pubblico pensa di conoscere. Luigi Tenco era un autore e compositore duttile e geniale”.

Di solito nei concerti Francesco Baccini spazia da: “Ognuno è libero”, a “Bang bang” resa famosa da Dalida, da “Vedrai vedrai” a “Cara maestra”, “Ragazzo mio”, “E se ci diranno”. Da, la poco conosciuta, “Giornali femminili” che molti scambiano per una canzone di Giorgio Gaber, a “Un giorno dopo l’altro”, che Luigi Tenco cantava in francese nella sigla di apertura delle Inchieste del commissario Maigret (“Le temps file ses jours”) ed altre ancora passando dalla versione inedita di “Ciao amore ciao”, quella censurata, che parlava di guerra e non di addio alle campagne, e che si intitolava “Li vidi tornare”, per chiudere con “Preghiera in gennaio” che Fabrizio De André dedicò a Luigi Tenco.
“Nello spettacolo – continua Francesco Baccini – spaziamo dal jazz alla bossa, dalle ballate al rock ….. fino allo ska”.
Ma di una cosa Francesco Baccini va fiero, la Famiglia Tenco dopo la “prima” a Genova gli ha detto: “Se Luigi avesse visto il concerto, ne sarebbe orgoglioso.”
Una perla che inorgoglisce, un tour da non perdere.

Baccini canta Tenco – Il Tour 2011

Francesco Baccini canta “Ciao amore ciao” con il testo originale scritto da Tenco che dovette modificarlo per partecipare a Sanremo.

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