Venezia 71. La trattativa. Il dinamitardo film della Guzzanti racconta quella dello stato con la mafia

 

VENEZIA (nostro inviato) Sabina Guzzanti ha presentato La trattativa, il suo film fuori concorso al Lido. “La trattativa”  sarebbe quella dello stato con la mafia. Il film è stato applaudito anche durante la conferenza stampa dai giornalisti internazionali, nonché dagli italiani. La Guzzanti ha detto che il cinema è “quel medium artistico, così speciale, la cui dimensione collettiva gli fornisce una forza che gli altri media non hanno”. 

Ne La trattativa, i fatti sono riprodotti per ricostruzione teatrale e filmati autentici. In questo lavoro  colpisce la quantità di dati, una fatica di tantalo. Sabina Guzzanti ha chiarito  che il film vuole “mettere tutti in grado di conoscere eventi che hanno cambiato il corso della nostra democrazia. Questo perché troppo spesso si sente parlare genericamente della questione Stato-Mafia”. La Guzzanti è stata sempre conscia di star realizzando un lavoro dinamitardo “più studiavo e più mi sentivo vittima di depressione e paura: ho anche pensato cose tipo ‘questa volta me ne vado dall’Italia’”. La regista ha aggiunto “Tenete presente che questo è un film inattaccabile nei suoi contenuti: considerate che ogni parola del film è stata controllata 1.671 volte”. 

Come esempio di inattaccabilità, ripercorre la mancata perquisizione del covo di  Riina, spiegando che se fossero entrati nel covo, come il giudice Caselli avrebbe voluto, aperta la “cassaforte avrebbero trovato tutti i collaboratori di Riina, perché tutti i mafiosi tengono custoditi i nomi dei collaboratori per poterli ricattare”. Alle domande dei giornalisti su Giorgio Napolitano la Guzzanti ha risposto: “E’ documentato che Napolitano abbia fatto pressioni sulla Cassazione e su Grasso: la lettera di Marra scritta alla Cassazione è un fatto”. 

Il titolo evoca il supposto accordo richiesto ai più alti livelli dello stato con la mafia per cessare la sequela di stragi degli inizi degli anni ’90, esempio ne è l’assassinio di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.La Guzzanti  ricostruisce  con cesello documentaristico fatti inquietanti che si fanno più comprensibili e vivi con gli attori da teatro brechtiano.  La fotografia di Daniele Ciprì, rende La trattativa il suo film più compiuto cinematograficamente. Mescolare finzione e realtà affrontando tematiche così delicate é una sfida rischiosa, dopo averlo visto non si può che pensare che la trattativa c’è stata, eccome. E se questa fosse la storia d’Italia viviamo in un paese drammatico.

Titolo originale: 

La trattativa

Nazione: 

Italia

Anno: 

2014

Genere: 

Docufiction

Durata: 

108′

Regia: 

Sabina Guzzanti

Sito ufficiale: 

www.latrattativa.it

Cast: 

Enzo Lombardo, Sabina Guzzanti, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Franz Cantalupo, Michele Franco, Nicola Pannelli, Claudio Castrogiovanni, Sergio Pierattini, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta

Produzione: 

Distribuzione: 

Bim Distribuzione

Data di uscita: 

Venezia 2014 – Fuori Concorso
02 Ottobre 2014 (cinema)

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