Venezia 71. “Pasolini” in concorso, Abel Ferrara lo racconta così…

VENEZIA (nostro inviato) –  Così Abel Ferrara si esprime in merito a Pasolini : “Io sono cresciuto guardando i suoi film e lui è cresciuto senza guardare i miei film. Io sono un buddista che tende a meditare sui propri maestri. Ho sentito molto il suo lavoro e mi sono permesso di avvicinarmi a lui”. 

“Pasolini”, é il film di Ferrara in concorso alla Mostra di Venezia, quest’anno più di una volta incentrata su grandi nostre figure letterarie. Il regista non si limita alla cronaca dei fatti, alla ricostruzione psicologica del personaggio, mette in scena la sua immaginazione facendo agire parti di Petrolio, il romanzo che Pasolini stava scrivendo, e parti del film sui re magi che voleva realizzare con Eduardo. Questa commistione tra esperienza  vissuta e finzione letteraria, non è narrata in maniera esauriente e crea nello spettatore, almeno inizialmente, sconcerto, perché è difficile mettere a fuoco chi realmente siano i personaggi che entrano nel racconto.

Notevole è l’interpretazione di Willem Dafoe, fisicamente molto appropriato, somigliante, l’artista che Abel Ferrara dipinge, attraverso un’intervista rilasciata dallo stesso Pasolini a Furio Colombo, è un profeta che, sentendo l’avvicinarsi di un mondo violento e distruttivo, mette in guardia l’intera umanità. 

La sceneggiatura, abile, piena di inventiva, affronta l’ultimo giorno della vita dello scrittore. Si parte con un’intervista sull’imminente uscita di Salò-Sade, di cui vediamo immagini tuttora sconvolgenti. Si fa conoscenza con la madre di Pasolini, con la cugina, con Laura Betti tornata dalla Jusgolasia dove ha girato l’orgiastico Vizi privati, pubbliche virtù . Con il cugino e biografo, interpretato da Valerio Mastrandrea. Sullo sfondo l’eco della violenza  degli anni Settanta. 

La morte di Pasolini è tuttora avvolta nel mistero. La versione che gli accredita Ferrara, non è quella della colpevolezza di Pelosi, ma per mano di balordi omofobici. Non c’è nessuna visione complottistica bensì un’operazione istintiva, nata da quella ferocia belluina che, secondo Abel Ferrrara, lo scrittore vaticinava.

 Regia: Abel Ferrara Con: Willem DafoeNinetto DavoliRiccardo ScamarcioMaria de MedeirosGiada ColagrandeAdriana AstiValerio MastandreaTatiana LuterDiego PagottoSalvatore RuoccoGuillaume Rumiel BraunRoberto ZibettiAndrea BoscaDamiano TamiliaFrancesco SicilianoLuca Lionello Anno: 2014

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