Il tesoro nascosto di Napoli

NAPOLI -Passeggiando nei vicoli di Napoli, basta girare un angolo per scovare un tesoro nascosto. Nell’anno in cui il leit motiv del sentimento comune è La Bellezza, non si può non partire, per trovarla, dalla ricerca di capolavori spesso dimenticati, che il più delle volte sfioriamo senza accorgercene.

Ne è un esempio il Pio Monte della Misericordia, Istituzione fondata da sette giovani nobili napoletani per venire in soccorso ai più poveri. Saranno proprio i suoi governatori nel 1607 a commissionare al Caravaggio, come testimonia l’atto di acquisto ivi esposto, un quadro sulle sette opere di misericordia corporale, che potesse esprimere il sentimento di compassione che mosse i fondatori dell’istituto.

Il dipinto, troneggiante nella cappella accanto ad altre tele, tra le quali anche quelle di Luca Giordano, massimo esponente del manierismo napoletano, attraverso il vivo realismo luministico che contraddistingue l’opera del Maestro è in grado di trasmettere allo spettatore la forza mistica che accompagna l’opera caritatevole e guidarlo nel percorso che si snoda tra le sale del palazzo in cui sono esposti, oltre che numerose altre opere chiave del Barocco napoletano, tra le quali tele di Guido Reni e Salvator Rosa . Atti e documenti, testimonianza dell’attività dell’Istituto e del Governo napoletano sono ancora conservati ed esposti e  distanza di secoli, ricostruiscono l’atmosfera dell’epoca, quasi che il tempo si fosse fermato.

Un tesoro artistico questo, racchiuso proprio nel cuore di Napoli, sul Decumano Maggiore, alle spalle del caos della città.

Condividi sui social

Articoli correlati