Musica. Levante, un astro che sorge con personalità. Video

TORINO – Sta esplodendo o forse è già esplosa. Il 2013 accendeva tutte le radio con un ritornello che aveva per nome Alfonso, ma non era Signorini (lo ha detto chiaramente al concertone del Primo maggio l’anno scorso).

Levante, la ragazza che ha scritto e cantato questa canzone è tornata, con un album nuovo. Lei, nella vita di tutti i giorni, si chiama Claudia e di cognome fa Lagona, ha una bellezza non banale e due occhi nerissimi che raccontano della sua terra, la Sicilia, che ha lasciato molto presto per Torino. La città della Mole, con la sua scena musicale interessante, l’ha formata e le ha aperto le porte, dopo un lungo percorso di studio, festival per ragazzini musicisti, prove, delusioni. Come quella che l’ha spinta a volare fino a Leeds, in Regno Unito, un posto da cui è fuggita dopo soli tre mesi per problemi di convivenza con ragazzi psicopatici e un mondo musicale in cui non si era sentita se stessa. Allora il ritorno in Italia, l’incontro con l’etichetta discografica torinese INRI e i primi successi nel panorama indipendente italiano.

Con INRI pubblica nel 2014 il suo album d’esordio – Manuale distruzione – in cui racconta le conflittualità con se stessa e col mondo, conflittualità di tutte le ragazze intelligenti e toste come lei. In questo anno fortunato, il compimento di un percorso interiore tra concerti in Italia e all’estero (da ultimo l’Internation day stage di Austin) che si esprime compiutamente nel suo secondo album, uscito il 5 maggio, firmato con Carosello Records: Abbi cura di te. Un titolo che sembra testimoniare il raggiungimento della luce in fondo al tunnel, e l’uscita dal tunnel, soprattutto. La lucentezza artistica e umana, rappresentata anche dalla grafica, esprime l’evoluzione gentile che una persona può compiere, e non una sola volta nella vita, lungo il percorso. Come a dire: c’è sempre una speranza.

E la speranza c’è anche nella musica italiana: Levante si leva con quella sua voce educata in un panorama certe volte fossilizzato su schemi duri a morire (“duri come me” direbbe Claudia). Levante cantautrice dalla voce intonata, più di quella di Jovanotti come ama scherzare lei, perché quel suono a soffietto che esce nel parlare scompare quando la voce si adagia sulle note. In un mondo dove la gavetta – quella vera – conta ancora, e paga. “Abbi cura di te” è uscito a maggio in un formato originale: è un libro con dentro un disco, in copertina lei, vestita di tulle rosa e bianco, regge in mano un cuore ed è seduta su un cervello. Il messaggio è chiaro e forte: “seguire la parte sinistra e il battito lento, l’istinto che sia” come canta nella canzone che dà il titolo all’album. Un percorso in salita, quello di Levante, che ha superato le aspettative, non un fuoco di paglia. 

Non semplicemente “che vita di merda”, quindi. Ma un intero universo da offrire, con tutte le sue complessità. Il primo singolo, uscito a fine aprile, Ciao per sempre, racconta della fine di una storia d’amore la cui chiosa non è un addio ma un più sbrigativo “ciao per sempre”, come ad alleggerire un peso insostenibile. Il video, interpretato da Levante insieme ad un altro siciliano di nome Corrado Fortuna (My name is Tanino, ecco dove lo avete visto), mette in scena frammenti di vita quotidiana dopo la separazione: la doccia di casa, una birreria, un giro in macchina disperato in una Fiat Panda e una pioggia scrosciante che cade sulla cappotta mentre Fortuna, il boy in pena, piange disperatamente calando la testa sullo sterzo. Il secondo singolo, Le lacrime non macchiano, esce a luglio e subito, sulla rete di Veevo , conquista il pubblico. Anche se qualche fan resta deluso – perché il video che lo accompagna ha un’aria ironica tra il pop e il surreale, Levante canta tra atmosfere cartoon, dalla sua bocca escono parole disegnate, le sopracciglia si colorano a tinte fluo, la faccia un prodotto in serie su sfondo fantasia –  non si può rimanere indifferenti di fronte a tanta bellezza in musica. 

Il suo lavoro non si riesce ad afferrarlo in un istante, va ascoltato più e più volte, confrontato, ponderato dopo averne fruito di pancia, perché Levante non è un’artista facile: soprattutto sincera, scrive quello in cui crede e canta ciò che è nelle sue corde. Il suo essere indie sta nell’esprimere con caparbietà se stessa, senza preoccuparsi di quello che il pubblico può aspettarsi o meno. L’indipendenza nella libertà creativa dell’artista, nell’affidarsi a piccole etichette discografiche. Questo percorso per Levante è continuato nonostante si sia affidata per il suo secondo lavoro ad una major come la Carosello Record, ex Ricordi, comunque molto attenta a lasciare spazio alla creatività dei suoi artisti e a curare i prodotti nei più piccoli dettagli. “Abbi cura di te” funziona perché è un album intimo, c’è spazio anche per la voce della mamma di Levante, casalinga di professione a cui il mondo della musica non è del tutto estraneo, visto che ha dei sound che somigliano a quelli del conterraneo Battiato. Tanti non siciliani hanno comunque collaborato al disco: i torinesi Alberto Bianco, Daniele Celona, Alessio Sanfilippo e Federico Puttilli, che da sempre accompagnano coi loro strumenti l’amica Levante; Ale Bravo e Gnu Quartet, De Angelo Parpaglione e Stefano Piri Colosino, nonché Sir Bob Cornelius Rifo alias The Bloody Beetroots che ha prodotto la canzone Lasciami andare. Lo stesso Cornelio, che Levante ringrazia alla fine del disco, con tutto l’amore che c’è.

Il mio consiglio è: cercate il disco su Spotify, ficcate le cuffiette nelle vostre orecchie e abbandonatevi alla musica disponibile dall’album su questa applicazione. Scoprirete un mondo inedito! O, se siete in zona, affrettatevi a partecipare al tour di agosto e settembre che passerà per: Treviso il 2 agosto, Martina Franca il 9, Molfetta il 10, Brescia il 27, Torino il 30 e Milano Padova e Prato rispettivamente l’11, il 12 e il 17 settembre, per poi concludersi a Napoli nella splendida cornice di Castel Sant’Elmo in un giorno importante per questa città: il 19 settembre.

Levante – Ciao per sempre – Video

 

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