Il restauro: una eccellenza tutta italiana

ROMA – “Qui si incrociano molte cose importanti e positive per il nostro Paese.

La grande qualita’ riconosciuta a livello internazionale sul restauro e sulla conservazione della documentazione, che sono una prova di affidabilita’ in tutto il mondo. E poi, la grande credibilita’ che il nostro Paese ha conquistato nei decenni, rispetto ad altri Paesi, nella serieta’ dei rapporti internazionali che consente di affidare delle opere all’Italia”. A dirlo il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che oggi ha visitato a Roma l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro a cui e’ stato affidato il restauro di due busti provenienti da Palmira e danneggiati dall’Isis. “Durante il viaggio che ho fatto in Iran– ha ricordato Franceschini- mi sono accorto di quanto sia importante questa credibilita’ dei nostri archeologi e delle nostre missioni all’estero. Ci hanno dato le opere in restauro sia perche’ si fidano della grande qualita’ dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, sia perche’ sanno che le opere le restituiremo alle autorita’ siriane, come e’ doveroso fare. È davvero un incrocio di eccellenze importanti del nostro Paese. Questo caso- ha detto ancora il ministro riferendosi al restauro dei busti- e’ molto simbolico perche’ le opere vengono da Palmira, ma e’ una credibilita’ che e’ stata conquistata nel tempo in tutto il mondo e in tutte le missioni archeologiche, che sono tante”.  

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