Lou Reed – l’intellettuale del rock – il 25 Luglio all’Auditorium di Roma

Torna a Roma il 25 Luglio nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica, Lou Reed, nell’ambito della rassegna Luglio Suona Bene 2011, per proporre un viaggio nella sua musica in cui ripercorrerà anche buona parte del suo repertorio della fine degli anni ’70

ROMA – Scrittore, poeta, inventore di immagini sonore, ma più di ogni altra cosa ricercatore, Lou Reed è un’icona senza tempo ed un artista a 360 gradi, con la straordinaria capacità di  capire e credere profondamente nell’arte fino a fonderla con la vita stessa.
Nato nel ’42  inizia il suo percorso artistico nella Grande Mela prendendo parte a quello che può definirsi un vero e proprio fenomeno, non solo musicale ma più in generale artistico, che va sotto il nome di Velvet Underground. Affiancato da personaggi come John Cale e da “femme fatale” come Nico, Lou Reed, con il supporto di Andy Warhol (che sarà l’autore della celebre copertina del primo album – la famosa banana da sbucciare su fondo bianco) inizia la sua sfida musicale ed artistica cominciando a camminare sul lato selvaggio della vita (Walk on the wild side) ed entrando a far parte di quel laboratorio artistico che all’epoca era rappresentato dalla Factory di Warhol.
Il risultato di questo connubio di personalità eterogenee è un “esperimento musicale”  innovativo, elettrizzante, provocatorio e davvero molto “underground”, destinato ad influenzare inevitabilmente negli anni successivi numerosi musicisti, tra i quali David Bowie.

Lasciato alle spalle l’esperimento Velvet Underground, Lou Reed, tra altri e bassi, ha proseguito la sua carriera artistica, lunga e contraddittoria da solista, coniugando e intrecciando sempre la sua passione intellettuale con il rock più sanguigno ed “animale” (Rock’n’ Roll Animal è l’album che gli farà guadagnare il disco d’oro). Reed è l’intellettuale del rock per eccellenza e come Warhol (a cui tra l’altro dedicherà anche un album “Songs for Drella”) è riuscito ad amalgamare la cultura “alta” con la cultura di massa, o meglio è riuscito a veicolare la cultura “alta” fino a renderla accessibile, attraverso il linguaggio di un rock corrosivo e travolgente, che lui stesso ha definito “rock per adulti”. L’autoironia che fa da sfondo a molti dei suoi brani, la poetica minimalista, i continui rimandi letterari, il tutto veicolato da una voce profonda e cavernosa fanno di Lou Reed un musicista inimitabile.
Il livello di intellettualizzazione del suo lavoro si è poi accentuato con gli anni ed è stato frutto anche della collaborazione artistica con l’attuale moglie, l’avanguardista Laurie Anderson.
Nominato cavaliere delle Arti e delle Lettere dal governo francese è entrato a far parte della Rock and Roll Hall of Fame nel 1996.
Il concerto tenuto il 23 luglio a Sogliano al Rubicone è stato totalmente dedicato alla cantante Amy Winehouse, scomparsa proprio ieri in seguito ad un cocktail fatale di alcool e droghe, con una citazione anche nel brano “Sunday Morning” (Oh Amy, watch out! The world’s behind you).  

In questa sua tournée, per lo più italiana, Lou Reed è accompagnato da altri sette musicisti:
Lou Reed: Voce, chitarra
Tony Diodore: Chitarra
Aram Bajakian: Chitarra
Rob Wasserman: Basso
Tony “Thunder” Smith: Batteria
Sarth Calhoun: processing, fingerboard continuum
Kevin Hearn: Tastiere
Ulrich Kreiger: Sassofono

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