“50 Primavere”, come non temere la fine della gioventù. Recensione

Un film che racconta la paura di invecchiare, tema universale. Blandine Lenoir, la regista, essendo donna e vivendo in una società in cui la perdita dell’appeal fisico penalizza soprattutto il suo sesso, ne rileva con ironia gli aspetti di genere e, allo scopo, inserisce un’intervista reale dell’antropologa ed etnologa femminista Françoise Héritier che spiega come sopraggiunta la menopausa, fino a poco tempo fa l’esistenza di una donna s’interrompesse. 

Girato nella provincia francese “50 Primavere” racconta di Aurora – la brava e naturalissima Agnes Jaoui –   cinquantenne, divorziata e in cerca di lavoro, con due figlie che si affacciano alla vita, una delle quali aspetta un bambino. Malgrado non sia vecchia e sia sempre piacente, Aurora sente il peso del tempo che passa, soprattutto ora che è entrata in menopausa e presto diventerà nonna. Aurore però è una persona molto attiva, non può rinunciare a un’esistenza piena e soddisfacente. Quando incontra per caso un vecchio amore di gioventù, ne è subito attratta e sogna di rivivere gli entusiasmi adolescenziali. Ma l’uomo non sembra essere dello stesso avviso …

Opera psicologica e di costume, il film registra i cambiamenti odierni, l’ampliarsi della vita non solo dal punto di vista biologico, ma anche mentale. Un filone che, negli ultimi tempi ci ha abituato a leggere persino la terza età in maniera diversa e affettivamente viva, sconsacrando i pregiudizi legati a questa fase.

  • DATA USCITA: 21 dicembre 2017
  • GENERE: Commedia, Drammatico
  • ANNO: 2017
  • REGIA: Blandine Lenoir
  • ATTORI: Agnes Jaoui, Thibault de Montalembert, Pascale Arbillot, Lou Roy-Lecollinet, Samir Guesmi
  • PAESE: Francia
  • DURATA: 89 Min
  • DISTRIBUZIONE: BIM

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