Pazzie d’amore

Nel 1978 Claudio Scimone e i Solisti veneti presentarono a Verona, in occasione del trecentenario della nascita di Antonio Vivaldi, l’Orlando Furioso con un cast eccezionale.
Tre dischi che fecero storia – e che fino a poco tempo fa erano difficilmente reperibili – sono nuovamente in commercio grazie alla WCJ (Warner Classic & Jazz).

Un dramma in tre atti su libretto di Grazio Braccioli, in scena al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1727, tributa a Vivaldi successo e lo rivela impresario abile operista. Il barocco rivisto delle vicende cavalleresche del paladin di Francia è un tema avvincente che contiene tutti gli ingredienti per una storia appassionante e surreale. L’Amore è un sentimento che porta, se vissuto con esasperazione, alla follia e Orlando, sulle corde di Marilyn Horne, è un pupo pirotecnico carico di una forza naturale che vive la sua pazzia farneticando un dramma imminente.

I Solisti Veneti commentano gli interventi dei personaggi con precisione tramite colpi d’arco improvvisi, regalando una intensa emozione oggi rara in tante esecuzioni “filologiche”. L’organo s’alterna al clavicembalo nella gestione dei recitativi foriero di guerra e passione in un sapiente mosaico di scene fantastiche, commentate da una musica a programma che richiama echi noti e cori che, talmente ben riusciti, saranno riutilizzati, dallo stesso Vivaldi, in altre rappresentazioni.

Solisti eccellenti come Lucia Valentini-Terrani, Victoria de los Ángeles e Sesto Bruscantini, coordinati da Claudio Scimone direttore e concertatore dell’opera, ruotano intorno ad Orlando in un turbinio d’azioni dal sapore cavalleresco.
Furioso, innamorato, pazzo è l’animo del guerriero che alberga in ognuno di noi in un Vivaldi squisitamente moderno e attuale, eroe unico nel suo genere.

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