Venezia Classici 75. “L’anno scorso a Marienbad” a mezzo secolo dai fischi

VENEZIA –“L’anno scorso a Marienbad”  di Alain Resnaisé’ la storia di una ragazzaabbordata da uno sconosciuto che sostiene di averla già conosciutain una località termale della Baviera. I protagonisti sono il nostroGiorgio Albertazzi e la francese Delphine Seyrig. Lunghe sequenze mute, primi piani interminabili,flash back a ripetizione, zero azione, atmosfere rarefatte.

Il film fu anche candidato all’Oscar per la sceneggiatura,ancora una volta fra le proteste del pubblico invitati alla “notte delle stelle” di Los Angeles. Ebbe comunqueil merito di una citazione illustre: Woody Allen, in Misterioso omicidio a Manhattan fa dire alla moglie: “Non sapevo che era tutto un flash-bak!” alludendo all’incomprensibilità del film di Resnais. Più modestamente, fra il pubblico italiano il titolo del film diventò un tormentatone estivo: “Si, l’anno scorso a …. Marienbad” per dire di una cosa dadimenticare. Eppure il film ha un suo fascino misterioso, che il pubblico meno ben disposto può faticare a cogliere ma che ai cinefili irriducibili piacerà ancora oggi, apiù di mezzo secolo dai fischi alla serata della premiazione. 

Correva l’anno 1961  e alla Mostra di Venezia il Leone d’oro andava a L’anno scorso a Marienbad, una coproduzione italo-francese diretta da  Alain Resnais  con la sceneggiatura e i dialoghi di Alain Robbe Grillet, scrittore  che andava per la maggiore. I mormorii di disapprovazione con i quali la sala grande del palazzo del cinema al Lido accolse il verdetto della giuria anticipò il clamore che seguì l’uscita sugli schermi del film più “incomprensibile, noioso e lento, anche nei blasonati dialoghi” come ebbe  a definirlo uno dei più seguiti critici dell’epoca. Oggi, restaurato dalla francese Canal Plus, il film di Resnais resta una delle opere cinematografiche più discusse  della seconda metà del secolo scorso. mezzo secolo dai fischi alla serata della premiazione. 

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