Venezia 77. “Est – Dittatura last minute”, presentato da Oliver Stone apre “Le notti Veneziane” all’isola degli autori

“Est – Dittatura last minute” – è scritto e diretto da Antonio Pisu. La sceneggiatura è basata sul libro “Addio Ceausescu” di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, allora ventiquattrenni, intrapresero il viaggio raccontato dal film.

Protagonista esordiente Lodo Guenzi, oltre che attore voce e chitarra de Lo Stato Sociale. Con lui altri due esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Prodotto dalla Genoma films di Paolo Rossi Pisu, che si propone di sostenere il cinema indipendente italiano. Oliver Stone è approdato a Venezia 2020 per tenere a battesimo  EST – Dittatura Last Minute, in programma come apertura della Sezione non competitiva “Notti Veneziane – L’Isola degli Autori”. In occasione della proiezione ufficiale del film, Oliver Stone ha presentato anche la sua autobiografia Cercando la luce, edito da La Nave di Teseo.

Il film racconta che nel 1989, poco prima della caduta del Muro di Berlino, tre ragazzi poco più che ventenni lasciano la tranquilla Cesena per una vacanza nell’Europa dell’est. Giunti a Budapest incontrano casualmente un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura.  L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede ai tre italiani di portare a Bucarest una valigia alla moglie e alla figlia. Per spirito di avventura e per compassione, i giovani senza sapere cosa la valigia contenga e senza avere idea di quello che li aspetta, si dirigono nel cuore della dittatura di Ceausescu. Si troveranno sorvegliati, implicati in situazioni surreali, con personaggi che metteranno a rischio la loro vita, ma anche a contatto con gente generosa che li commuoverà …  In “Est dittatura last minute” sullo sfondo di un viaggio di piacere, c’è un pezzetto della storia d’Europa. Attraverso un road-movie privato e quadri di piccola intimità quotidiana – avendo presente che la Romania dal 1 gennaio 2007 è diventata paese membro dell’Unione Europea- lo spettatore pensa allo sforzo che han fatto e tuttora stanno facendo i popoli del vecchio continente per migliorare le proprie condizioni di democrazia. Ci si rende conto che quanto diamo per scontato è frutto di conquiste a caro prezzo. Una delle scene finali, evidenzia come nessuno lasci il proprio paese senza rimpianto, come l’emigrazione resti un’impresa forzata e, spesso, ingrata.

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