L’accademia di Santa Cecilia per la Giornata della Memoria 2021

Su santacecilia.it saranno disponibili Beautiful that way di Nicola Piovani con il Coro di Voci Bianche, l’ascolto del libro di Lia Levi Il segreto di Isabella e l’esecuzione d Quatuor pour la fin du temps di Messiaen con le prime parti dell’Orchestra di Santa Cecilia. 

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia  partecipa all’iniziativa per la giornata della memoria 2021, Memoria genera futuro del Comune di Roma, con tre proposte di ascolto onlinegratuito sul sito istituzionale dell’Accademia www.santacecilia.it disponibili nella giornata del 27 gennaio.

In homepage, il Coro di Voci bianche dell’Accademia intonerà da remoto Beautiful that way, il tema principale di Nicola Piovani scritto per la colonna sonora  del film di Roberto Benigni La vita è bella.

Il secondo link è riferito al libro per ragazzi Il segreto di Isabella (collana I Gusci, Accademia Nazionale di Santa Cecilia in coedizione con Edizioni Curci, 2019) nel quale una riflessione sulle tristi pagine della Shoah è affidata alla penna di Lia Levi – vincitrice del Premio Strega Giovani 2018, molto amata da grandi e piccoli lettori – che racconta le vicende della guerra e del primo dopoguerra attraverso lo sguardo leggero di tre ragazzine che si affacciano alla vita con l’entusiasmo della loro età. Grazie alla vivace interpretazione di Monica Demuru, voce narrante nell’audiolibro, seguiamo l’amicizia, i timori e le speranze di tre amiche: Caterina e Serena condividono tutto, il loro legame affettivo è cementato dalle prime esperienze di autonomia e dall’incontro con Isabella, misteriosa e solitaria, custode di un segreto che inizialmente mette a rischio il loro rapporto ma poi unirà il gruppo ancora di più. Il racconto è una finestra sulla cultura ebraica e in particolare sulla musica klezmer, genere musicale degli ebrei aschenaziti dell’Europa dell’Est che con le loro musiche accompagnavano balli e rappresentazioni per matrimoni e altre celebrazioni. Le illustrazioni sono di Laura Fanelli, le musiche originali di Gabriele Coen, eseguite dallo stesso Coen al clarinetto e Gianluca Casadei alla fisarmonica.

Il Segreto di Isabella è un segreto della sua vita, legato alla sua sopravvivenza, ma è anche un segreto psicologico. A un certo punto questa piccola protagonista dice seriamente: ‘la musica mi ha salvato la vita’ e questo vale sia in senso letterale, sia in senso simbolico. La musica è stato un elemento fondamentale di questa storia anche se nel libro vengono raccontate molte altre vicende.” (Lia Levi).

Tramite un altro link si potrà avere accesso gratuito all’ascolto di Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, scritto tra il maggio e il luglio del 1940 quando l’autore era prigioniero dei tedeschi, dapprima nel campo di Nancy e in seguito a Stalag VIII-A vicino a Görlitz, dove il quartetto venne eseguito per la prima volta nel 1941, con lo stesso Messiaen al pianoforte, di fronte a 500 deportati. Una prigionia che sul giovane Messaien – che allora aveva 32 anni –  ebbe un effetto dirompente sulla sua creatività artistica, in quel momento unico appiglio per la sopravvivenza, sostenuta anche dall’incontro con altri musicisti prigionieri.

Interpreti nella versione disponibile sul sito dell’Accademia saranno le prime parti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,  Carlo Maria Parazzoli (violino), Gabriele Geminiani (violoncello), Alessandro Carbonare (clarinetto), accompagnati da Andrea Dindo  al pianoforte. La voce narrante è quella di Sandro Cappelletto che in occasione degli 80 anni dalla prima esecuzione del quartetto  (15 gennaio 1941) ha pubblicato un volume (Görlitz Stalag VIII A – 15 gennaio 1941, ed. Colophon, grafica Mimmo Paladino),  che, tra le altre, contiene anche una testimonianza della Senatrice Liliana Segre.

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