Nirvana – Nevermind: il disco che ha segnato una generazione compie 20 anni questo settembre

ROMA – Kurt Cobain, Chris Novoselic e Chad Channing diedero vita ai Nirvana tra il 1985 e l’87 ad Aberdeen nei pressi di Seattle. Il loro primo concerto ufficiale risale al marzo del 1987 ma è solo nel 1991 che scoppia il vero e proprio fenomeno Nirvana con quella grande forza dirompente che avrà un’influenza socio-musicale decisiva e che raggiungerà il suo climax con la tragica e prematura morte di Cobain (il 5 aprile 1994 Kurt si suiciderà con un colpo di pistola in pieno volto).

E’ con l’album ‘Nevermind’, uscito il 24 settembre del ’91, che i Nirvana si impongono sulla scena rock contemporanea, ottenendo un successo a dir poco clamoroso (10 milioni di copie vendute già a gennaio del ’92 oltre 30 milioni in vent’anni). ‘Nevermind’, di cui ricorre appunto il ventennale questo settembre, è un lavoro frutto di una miscela musicale fatta di irruenza e di rabbia nevrotica, di confusione e lucidità allo stesso tempo, di rumore e urla ma anche di melodia, ma soprattutto di instabilità e senso di perdita.

Il singolo ‘Smells Like a Teen Spirit’ (il titolo deriva dal nome di un deodorante e mira quindi anche a una certa critica alle pubblicità e ai prodotti commerciali) scala le classifiche di mezzo mondo e ‘Nevermind’ raggiunge la prima posizione della Billboard 200 negli USA, scalzando anche ‘Dangerous’ di Micheal Jackson e guadagnando il settimo posto in GB.
Nel frattempo al gruppo si è unito stabilmente,  in qualità di batterista in sostituzione di Channing, Dave Grohl (futuro leader dei Foo Fighters), il cui merito è stato fondamentalmente quello di riuscire a creare con il resto della band quell’alchimia sonora che già da tempo Cobain cercava affannosamente e disperatamente. ‘Nevermind’ diviene così, al di là dei pareri contrastanti (è un disco che o si ama o si odia), il simbolo di una generazione, identificata dai media come ‘Generazione X’ e di quel genere musicale definito ‘grunge’ o anche ‘Seattle sound’;  la contemporanea esplosione commerciale infatti di Soundgarden e Pearl Jam attira improvvisamente l’attenzione dei media mondiali sulla scena musicale di Seattle.

Col termine grunge si va ad identificare quel genere musicale che mescola influenze estremamente eterogenee, principalmente heavy metal, punk rock e hardcore punk, nonostante Cobain nutrisse in realtà una certa propensione e attrazione anche per sonorità più melodiche. Grunge diviene ben presto oltre che sinonimo di depresso, nichilista, autodistruttivo, anche simbolo di un massificato stile di vita e di abbigliamento.
Cobain, suo malgrado, viene eletto e identificato come profeta di questa generazione allo sbando e senza ideali di vita che ha, non a caso, in Seattle il proprio ‘tempio’; in quegli anni infatti Seattle appare una città depressa soprattutto per la crisi economica e risulta essere anche un centro privilegiato di consumo  di eroina.

Tutti i brani contenuti in Nevermind, tra i quali i classici Lithium, Comes As You Are, In Bloom, Polly, si rivelano struggenti confessioni di un disagio esistenziale incurabile e inarrestabile e dunque anche presagio di un epigolo inesorabilmente drammatico. Il successo si rivela un’arma a doppio taglio particolarmente per Cobain che, oppresso dai media, comincia a mostrare i segni di una incontenibile instabilità emotiva, evidente anche nelle esibizioni dal vivo ed immortalate nel documentario ‘1991: The Year Punk Broke’.

Intanto Nevermind è attualmente in fase di ristampa e sarà di nuovo in distribuzione a partire da questo 26 settembre per festeggiare il ventennale dalla sua prima uscita. Arricchito di nuovi contenuti speciali, rarità e inediti tra cui alcune registrazioni della Bbc, prevede una versione Deluxe e una Super Deluxe a tiratura limitata disponibile anche in vinile. Anche la copertina con la foto del neonato, che nuota nudo in piscina rincorrendo una banconota da un dollaro, ha contribuito a rendere tanto celebre il disco e continua ad oggi a far parlare di sé. La copertina, tra le più famose al mondo, infatti, qualche mese fa è stata censurata da Facebook poiché avrebbe violato alcune ‘regole di utilizzo’ (nudità del neonato). Attualmente il divieto di pubblicare la foto sul social network è stato rimosso e l’immagine è di fatto inserita nella pagina ufficiale della band.

Nirvana – Smells Like Teen Spirit

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe