Michael Jackson. In tribunale: “Ho scritto ‘The lost children’ perché ho sofferto”. Il video

LOS ANGELES – Una canzone molto bella di Michael Jackson, “The lost children”, ha come ritornello queste parole: “Just think of all the lost children Wishing them well, and wishing them home” vale a dire “Pensate a tutti i bambini perduti, augurandogli il bene e augurandogli una casa”.  

Nel 1988 durante il soggiorno a Roma del suo World bad tour, il cantante regalò 10.000 dollari all’ospedale pediatrico del Bambin Gesù. Il tema dell’infanzia, nel bene e nel male, è stato più volte associato a quello del re del pop, soprattutto il tema dell’infanzia sofferente. I suoi biografi testimoniano che Michael stesso si era sempre sentito un bambino dall’infanzia perduta.

Ieri, durante il processo a Conrad Murray, medico personale del re del pop, in una registrazione ascoltata in tribunale, risalente al 10 maggio 2009,  il re del pop, parlando molto lentamente e in modo pastoso perché stordito dai farmaci, ha detto di voler aiutare un milione di bambini, con la costruzione del più grande ospedale del mondo, perché  molti bambini sono depressi e non hanno speranza.  L’ospedale di cui ha parlato avrebbe dovuto avere anche un cinema e una sala giochi, un po’ come  il ranch di  Neverland: “Sarà ricordato più delle mie esibizioni. (…) Amo i bambini perché non ho avuto una infanzia. Sento il loro dolore “. Poi Jackson ha citato anche alcune canzoni da lui cantate: “Heal the World, We Are the World, Will You Be There, The Lost Children: le ho scritte per loro, perché ho sofferto”.  Riguardo al tour di This is it: “I miei concerti serviranno per aiutare i bambini è il mio sogno. Io li amo. Io li amo perché non hanno avuto un’infanzia. Io non ho avuto un’infanzia. Sento il loro dolore. Sento la loro pena e posso occuparmene”.

L’accusa sta sostenendo che Murray è responsabile della morte di Michael  perché lo avrebbe intossicato curandolo con il Propofol, potente anestetico che l’artista utilizzava per la sua insonnia cronica. La difesa invece che il re del pop era dedito ai farmaci ed è stato ucciso da un’overdose che si è somministrato da solo.
Difficile dire quale delle due versioni sarà ritenuta attendibile. Di certo un’altra tessera al mosaico  dell’immagine postuma della pop star è stata aggiunta.

Michael Jackson – The lost children

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