Michael Jackson. L’imputato Conrad Murray è colpevole. Video

LOS ANGELES – Conrad Murray,  medico personale di Michael Jackson, che aveva seguito l’artista nel tour di This is it con stipendio di 150.000 dollari al mese, voluto dal cantante per la  disinvoltura nel prescrivere le ricette; accusato di omicidio involontario del re del pop per avergli somministrato una dose letale di Propofol,  antidolorifico usato in chirurgia, è stato giudicato colpevole  La giuria si è espressa all’unanimità contro Murray   Un verdetto difficile : i 12 giurati erano riuniti da tre giorni  in camera di consiglio, oggi hanno discusso per nove ore,  in una sala del tribunale di Downtown, Los Angeles.

L’accusa, attraverso l’avvocato David Walgren, ha sostenuto che Murray ha tenuto un comportamento negligente, deontologicamente scorretto e contrario all’etica, somministrando al cantante un farmaco che avrebbe dovuto essere usato solo in ospedale, e che è stato  causa della morte di Michael Jackson. La difesa, per bocca dell’avvocato Ed Chernoff, ha  ribadito che sarebbe stato invece lo stesso Jackson a iniettarsi da solo il Propofol.

Il processo è durato un mese e mezzo. Quarantanove i testimoni ascoltati. Particolarmente toccanti i momenti in cui sono state mostrate le immagini del corpo nudo e magrissimo della pop star sul tavolo dell’obitorio, prima dell’autopsia, e la voce debole, impastata e tremante, registrata dallo stesso Conrad Murray mentre Jackson fantasticava un ritorno in scena alla grande, con lo scopo di fare beneficenza ai bambini bisognosi.

Testimone chiave Kenny Ortega,  regista della tournée di This is it,  che ha raccontato delle prove, durante le quali Michael Jackson alternava momenti di benessere con altri in cui non era in grado  di stare in piedi. Testimonianza fondamentale anche quella del medico legale che ha eseguito l’autopsia. 

«Lo spirito di Michael sarà con noi in aula», aveva dichiarato via Twitter   La Toya Jackson, sorella del cantante pochi minuti prima della lettura della sentenza. La madre della popstar, Katherine e il padre Joe, erano in aula. Il giudice Michael Pastor al termine della lettura del verdetto ha ordinato che il dottor Murray fosse ammanettato e trasferito in cella fino a quando non fosse stata fissata la pena detentiva, negli Stati Uniti momento successivo alla sentenza di colpevolezza . Il pronunciamento della giuria è stato accolto con grida di giubilo all’interno e all’esterno del tribunale. Oltre alla condanna fino a 4 anni Murray rischia di essere bandito dall’esercizio della professione medica. L ’entità della pena sarà stabilita in una nuova udienza fissata per il 29 novembre. Vedremo quali saranno le conseguenze definitive di un verdetto che apre interrogativi sulle responsabilità individuali, di terzi e collettive, scaturito da una situazione di non facile lettura.

TMZ – Il verdetto

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe