Santa Cecila. Arriva il natalizio il Messiah di Händel

ROMA –  Il più classico dei programmi natalizi, il Messiah di Georg Friedrich Händel, diretto da uno specialista come Fabio Biondi (questa volta senza la sua Europa Galante, il complesso strumentale da lui fondato e diretto) che sale sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia per la Stagione Sinfonica dell’Accademia (sabato 17 dicembre alle ore 18,00, lunedì 19 dicembre ore 21,00 e martedì 20 dicembre ore 19,30) con un cast vocale di primissimo piano.

L’idea per il Messiah nacque da Charles Jennens, che aveva già scritto per Händel il libretto per l’oratorio Saul e probabilmente anche quello per Israel in Egypt. Lo spunto per il nuovo oratorio venne dall’invito per una serie di concerti a Dublino: Händel scrisse la musica con la sua solita velocità, utilizzando in parte –  come in altre opere ed oratori – pezzi esistenti. Iniziato il 22 agosto 1741 finì il primo atto il 28 agosto, il secondo il 6 settembre ed il terzo il 12 settembre. Con la strumentalizzazione, la partitura era completata il 14 settembre, quindi in 24 giorni.
Il 13 aprile 1742 il Messiah fu eseguito per la prima volta a Dublino come concerto di beneficenza, ed ottenne un successo straordinario. Händel stesso ha diretto il Messiah più volte, modificandolo spesso per adattarlo a esigenze diverse: nessuna versione può pertanto essere considerata autentica e ulteriori modifiche ed arrangiamenti sono stati effettuati nei secoli seguenti, ad esempio da Wolfgang Amadeus Mozart per conto di Gottfried van Swieten.
L’opera viene talvolta suddivisa: nei concerti natalizi si rappresenta solo la prima parte e l’Alleluia, mentre a Pasqua si eseguono le parti che riguardano la risurrezione.
La pagina più famosa è l’Alleluia, che conclude la seconda delle tre parti: quando re Giorgio II d’Inghilterra udì per la prima volta questo brano, ritenne il valore della composizione tale da meritare ch’egli si levasse in piedi e rimanesse in quella posizione, in segno di rispetto, per la durata dell’intero brano. Fu ovviamente imitato da tutto il pubblico presente: nacque così una consuetudine tramandata fino ai giorni nostri.

Stagione Sinfonica 2011 – 2012
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 17 dicembre 2011 alle ore 18,00
Lunedì 19 dicembre ore 21,00
Martedì 20 dicembre ore 19,30

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Fabio Biondi direttore
Carolyn Sampson soprano
Romina Basso mezzosoprano
Jeremy Ovenden tenore
Vito Priante basso

Händel    Messiah, oratorio per soli, coro e orchestra

Biglietti da 18 a 50 euro.
Per maggiori informazioni www.santacecilia.it o telefonare allo 068082058.

Nato a Palermo, Fabio Biondi inizia la sua carriera internazionale all’età di dodici anni, con i primi concerti solistici. Spinto da una precoce curiosità culturale e musicale, a quindici anni incontra i pionieri della nuova scuola barocca. A sedici anni viene invitato al Musikverein di Vienna per interpretare i Concerti per violino di Bach. Da allora collabora quale primo violino con i più famosi ensembles specializzati nell’esecuzione di musica antica con strumenti e prassi esecutiva originali: la Cappella Real, Musica Antiqua Vienna, Il Seminario Musicale, La Chapelle Royale, e i Musiciens du Louvre (sin dalla sua fondazione).

Nel 1990 la svolta decisiva: fonda Europa Galante, che in pochissimi anni,grazie ad un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile successo discografico, diviene l’ensemble italiano specializzato in musica antica più famoso e più premiato in campo internazionale. Con Europa Galante Fabio Biondi è invitato nei più importanti Festivals e nelle sale da concerto più famose del mondo, dalla Scala di Milano all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, dalla Suntory Hall di Tokio al Concertgebouw di Amsterdam, dalla Royal Albert Hall di Londra al Musikverein a Vienna, Lincoln Center di New York e la Sydney Opera House.

In pochi anni vende quasi un milione di dischi, e Le Quattro Stagioni vivaldiane incise per Opus 111 diventano un vero caso internazionale, conquistando tutti i più importanti premi e vendendo oltre 500.000 copie. Europa Galante conquista i più importanti premi discografici internazionali. Il suo sviluppo musicale orientato verso un repertorio universale, ma anche incline alla riscoperta di compositori oggi poco eseguiti, si direziona verso una letteratura che copre 300 anni di musica. La sua produzione discografica lo conferma. Accanto alle Quattro Stagioni vivaldiane, Concerti Grossi di Corelli o le Sonate di Schubert, Schumann o Bach, si evidenziano gli sforzi (in veste direttoriale) tesi alla riscoperta degli oratori, serenate e opere di Alessandro Scarlatti, alle opere di Händel, come al repertorio violinistico del ‘700 italiano.
Oggi, Fabio Biondi incarna il simbolo della perpetua ricerca dello stile, uno stile libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla ricerca del linguaggio originale. Questa inclinazione lo porta a collaborare in veste di solista e direttore con molte orchestre.
Per l’insieme dell’attività concertistica e l’esecuzione del Trionfo dell’onore al “Festival Scarlatti” di Palermo nell’aprile 2002 l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali ha assegnato il Premio Abbiati a Fabio Biondi ed Europa Galante.

Di nuovo nel 2008 e’ stato assegnato a Fabio Biondi e Europa Galante, insieme alla Compagnia Colla, il premio speciale per “Filemone e Bauci” di Haydn (produzione della LXV Settimana Senese), per l’originalità e il pregio della riscoperta, restituendo il pieno splendore strumentale e vocale, di questo lavoro di Haydn.
Dal 2011, è Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Fabio Biondi suona un violino Andrea Guarneri (Cremona, 1686). Suona anche un violino Carlo Ferdinando Gagliano del 1766, già appartenuto al suo Maestro Salvatore Cicero, e affettuosamente messo a disposizione dalla omonima fondazione.

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