Umberto Eco. A ottant’anni pubblica “Il nome della rosa” riveduto e corretto

MONTE CERIGNONE – Umberto Eco,  ha scelto il paesino di Monte Cerignone, nelle campagne marchigiane, per festeggiare i suoi 80 anni con la moglie Renata, i figli Stefano e Carlotta, due nipotini e pochi amici. Formaggi, salsicce e bustrengo,  dolce fatto con farina bianca e gialla, uova e uvetta, sono le portate di compleanno.

“Ci piace pensare che Montefeltro gli abbia ispirato ‘Il nome della rosa’”, dice Michele Maiani, presidente dell’Uncem (Unione delle comunita’ montane delle Marche). In particolare, il luogo del best seller del 1980 è l’ex convento acquistato da Eco nel 1976 e da lui ristrutturato, ormai diventato il suo buen retiro nell’entroterra pesarese.

A Monte Cerignone, paesino di appena 700 abitanti Eco è sempre più di casa: vi trascorre gran parte dell’estate e le festività natalizie. ‘”Quando e’ qui – racconta il sindaco Giorgini –  vuole essere un montecerignonese, non ama avere i riflettori su di sè”. Fa lunghe passeggiate  e ama molto i prodotti locali, “anche se ultimamente l’abbiamo visto a dieta. Viene al bar, legge il giornale, parla di politica”. Inoltre, lo scrittore si adopera per riorganizzare la biblioteca del paese, donando anche alcuni libri.

Intanto, Bompiani ha annunciato, entro la fine di gennaio, l’uscita della versione riveduta e corretta di ”Il Nome della rosa”. L’uscita precedera’ di qualche giorno la prima traduzione straniera della nuova edizione del libro, che sara’ pubblicata in Francia dall’editore Grasset il 25 gennaio

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