Riapre la Domus Aurea, ma solo nel fine settimana

La villa dell’imperatore Nerone visibile in un percorso a tappe. Al via il crowfounding per i lavori di conservazione

ROMA – Troppo grande, troppo sontuosa ed estremamente eccessiva, così le fonti antiche descrivono la Domus Aurea, la “villa d’oro” che l’imperatore romanoNerone volle costruire dopo il grande incendio che devastò la città nel 64 dopo Cristo. Una dimora sfarzosa che, in origine, copriva un’area vastissima, compresa fra il Palatino, il Celio e l’Oppio: 16 mila metri quadrati di suolo, pari a tre campi da calcio, con decorazioni di affreschi e stucchi su pareti e volte su circa 30 mila metri quadrati. Uno spettacolo davvero unico che, da domenica 26 ottobre 2014, potrà essere visibile al grande pubblico, grazie al progetto Domus Aurea. L’apertura del cantiere. Ad annunciarlo la soprintendente ai Beni archeologici di RomaMariarosaria Barbera, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e il direttore della Domus Aurea, Fedora Filippi nel corso di una conferenza stampa, nella sala Ottagona del monumento. ArteMagazine ha seguito l’evento e vi mostra in anteprima le immagini del nuovo percorso (fotoservizio Francesca Gentili).

«Oggi è una giornata molto importante – commenta Franceschini – perchè si inaugura l’apertura della Domus Aurea, frutto di un lavoro tenace e silenzioso che restituisce al mondo la possibilità di godere un sito archeologico meraviglioso. Per ora ogni sabato e domenica». Infatti, ogni fine settimana, con prenotazione obbligatoria, sarà possibile accedere al percorso guidato, che mostrerà non solo l’interno della storica villa ma anche i lavori di manutenzione in corso.

Scopo dell’iniziativa: rendere consapevole i visitatori del complesso progetto di consolidamento del palazzo imperiale più famoso della storia antica di Roma. 15 le tappe del percorso, che illustrano i progressi del cantiere e consentono di accedere anche all’ala occidentale del padiglione, finora mai aperta.

Un percorso, dunque, in continua evoluzione, capace di seguire i cambiamenti del progetto di risanamento, per il quale, spiega ancora Franceschini, «sono previsti quattro anni di lavori, con un investimento di 31 milioni di euro, che consentirà di recuperare il giardino sovrastante che è quello che ha causato i danni più grandi alla Domus Aurea. Il complesso diventerà interamente agibile e porrà le condizioni per restaurare anche le pitture parietali, una delle quali firmata addiritturaPinturicchio». Il cantiere, cominciato appunto con gli interventi delle parti sotterranee, proseguirà con la creazione di un nuovo giardino sul colle Oppio. Un giardino sostenibile, per risolvere le questioni fisico/ambientali, idrauliche e bio-botaniche.

Per promuovere tutti questi interventi, il Ministro non manca di lanciare la campagna di raccolta fondi destinata a tutti coloro che desiderano contribuire alla conservazione del monumento, ricordando come l’incentivo dell’Art Bonuspreveda la deducibilità del 65 per cento delle donazione devolute per il restauro di beni culturali pubblici. Sky Arte Hd, in accordo con il Mibact, ha realizzato due filmati: uno spot per sensibilizzare alle donazioni e il documentario Domus Aurea – Il sogno di Nerone, che promuove la conoscenza del monumento e del suo restauro.

La curiosità. La Domus Aurea è l’unico edificio imperiale giunto fino ai nostri giorni intatto nella sua monumentalità, grazie alla damnatio memoriae voluta da Traiano, che costruì un impianto termale interrando il padiglione neroniano e contribuendo in questo modo a preservare la straordinaria decorazione.

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