Arte. Costa Smeralda. Mostra di Olga Piashko e Anastasia Kurahina

Un’esposizione tutta al femminile nella prestigiosa Galleria “Il Novecento”, con le opere di Olga Piashko e la performance live painting di Anastasia Kurakina 

ARZACHENA – Due artiste, due donne il cui talento è noto a livello internazionale grazie ai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti, espongono nella meravigliosa cornice della Costa Smeralda per tutta la stagione estivo, fino al 20 settembre. Ad ospitare le opere di Olga Volha Piashko e Anastasia Kurakina è la prestigiosa Galleria d’Arte Il Novecento. Il tema centrale dell’indagine artistica delle due artiste, il fil rouge che sottende il percorso espositivo è il ritratto contemporaneo, prevalentemente femminile. Olga Piashko di origine bielorussa, e Anastasia Kurakina, di origine moscovita, ci fanno raccontano la loro idea di arte e le radici di questo connubio artistico.

Pur utilizzando tecniche pittoriche differenti, le vostre opere dialogano. Qual è il punto d’incontro della vostra arte?

Anastasia Kurakina:“Credo che il punto d’incontro sia riconducibile al tema, il ritratto contemporaneo, e il modo di trasformare la realtà per quel che riguarda altre opere. Entrambe cerchiamo di mostrare il lato intimo della persona ritratta, tralasciando alcuni dettagli ed evidenziandone altri. Lo scopo artistico è quello di svelare e conoscere i lati della personalità ritratta a 360 gradi, attraverso sensazioni ed emozioni che suscita il soggetto. Le mie opere oniriche e le altre opere di Olga che non trattano il tema del ritratto sono unite dalla ricerca dell’immagine della contemporaneità, presentata allo spettatore in un modo metaforico e spiritoso”.

Olga Piashko: “Aggiungo che proveniamo entrambe dalle accademie classiche figurative russe, e sia io che Anastasia abbiamo studiato all’Accademia delle belli arti di Roma. Il nostro percorso formativo è stato molto simile, e credo che questo influisca molto sull’armonia che si viene a creare tra le nostre opere che, pur utilizzando tecniche diverse, parlano un linguaggio comune. La mostra che ci vede coinvolte presso la Galleria Il Novecento non rappresenta la nostra prima esperienza espositiva. Abbiamo già lavorato insieme in passato per un lavoro artistico, “Progetto fiscale”, che ha riscosso notevole successo ottenendo importanti riconoscimenti”.  

Come sei arrivata a concepire la tua tecnica innovativa, così inedita e particolare?

Olga Piashko: “Mi piace sperimentare. Amo sia l’arte classica, rinascimentale, antica, sia l’arte concettuale contemporanea e l’arte ottica, in particolare le opere di Alberto Biasi, Jesús-Rafael Soto, Daniel Buren. Le mie opere uniscono realismo e astrattismo, superando il piano pittorico per esplorare una multidimensionalità del ritratto. Nel percorso di 180 gradi che lo spettatore compie per ammirare l’opera, si nasconde il processo storico che si ritrova nel passaggio dal realismo all’astrattismo e il suo ritorno. Le mie opere sono realizzate con tecnica mista tridimensionale, sono cioè in grado di offrire un’originale e inedita visione pittorico-scultorea. Guardando un mio dipinto, lo spettatore viene coinvolto attivamente perché cambiando il punto di osservazione, può scoprire sempre nuovi particolari prima non visibili. L’immagine appare come sospesa in un tempo assoluto, i volti dei soggetti ritratti emergono dall’ombra con una potenza espressiva inedita e stupefacente. Il mio è un tentativo di spingere in avanti l’orizzonte della pittura contemporanea sovvertendo l’equilibrio tra materia, colore, idee, emozioni e prospettive”. 

Come si realizza un dipinto in live painting? L’atmosfera, la musica e il contesto influiscono nella realizzazione dell’opera?

Anastasia Kurakina: “E’ davvero emozionante dipingere davanti al pubblico. Mi sento come un mago che cerca di cogliere lo spirito della serata racchiudendolo in un pennello, per trasformarlo su un foglio di carta in una serie di pennellate, come fosse “un respiro artistico”. E’ molto difficile e, al contempo, decisamente stimolante produrre un’opera d’arte davanti allo sguardo attento di un pubblico di spettatori. Direi che si tratta di una sfida.  Parole, melodie, cambiamento della luce, sorrisi, luogo, contesto, colori, stagione, abiti – ogni dettaglio potrebbe influire su ogni minimo movimento della pennellata, non essendo altro che un riflesso di quella parte della realtà  che mi attrae di più. 

Le suggestioni della Sardegna ispireranno le vostre prossime opere?

La Sardegna è un luogo magico, pieno di tanti profumi e colori. Varie persone che incontriamo, dai committenti e collezionisti agli amici e conoscenti… e la natura con i tramonti ed i paesaggi, i profumi e sapori, tutto sembra un unico quadro in movimento, attraente, vistoso, intenso e pieno di vita. Il colore dell’isola penetra nei nostri cuori e impregna anche le nostre opere del proprio incanto poetico. 

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