Due manifesti su camion a “vela” itinerante, audio con megafono
ROMA – In tempi di votazione e di schieramenti costituzionali che vedono l’Italia dibattersi sul crinale del SÌ e del NO, Iginio De Luca prende una posizione e dice SÌ alla cultura e all’intelligenza di chi la gestisce, NO alle scorciatoie di facili e dozzinali trovate. Oggi, come il migliore dei venditori ambulanti, l’artista – noto ai più per i suoi bizzarri e provocatori blitz – ha allestito un camion vela che ha stanziato per provocazione davanti la Galleria Nazionale a Valle Giulia.
Il motivo è presto detto. Il 19 novembre scorso nella trasmissione di Maria De Filippi “Tu si que vales” – in onda in prima serata su Canale 5 – l’artista Paco Cao e la nuova direttrice della Galleria Nazionale di Roma, Cristiana Collu, hanno promosso un imbarazzante concorso di bellezza. Si tratta del Museum Beauty Contest: in gara 70 opere della collezione, equamente divise tra soggetti maschili e femminili, ritratti presentati e confidenzialmente titolati con i nomi dei soggetti raffigurati, quasi fossero nostri parenti o amici della porta accanto.
Questa è l’ultima mossa della direttrice Collu che, dalla sua nomina, sta tentando di rinnovare fisicamente e mediaticamente la funzione di un’istituzione così importante. I concetti che più si affiancano a questo rinnovamento, sono apertura, svecchiamento, rivoluzione e democrazia. Già nell’azzeramento cronologico e cromatico delle sale si paventa il rischio di un appiattimento che uniforma l’allestimento divenendo più la regola che la novità. Ora, però, nella trasmissione della De Filippi c’è l’apparizione coatta e mortificante su cavalletti di sei delle settanta opere candidate che, mostrate come nelle migliori televendite degli anni ’80 (parodiate anche dal famoso Guzzanti/Mutandari), sottraggono volgarmente ogni dignità e prestigio agli artisti nominati, riducendoli a squallida merce, iconografia da “Telemarket”, nel sipario dei set di pentole di berlusconiana memoria. La democratica strategia avviata dalla direttrice sta rottamando la Galleria verso una caduta di stile che, grazie alla maldestra e superficiale gestione, si sta piegando al consenso indistinto e al denaro.
«Come fossi un venditore ambulante di merci all’ingrosso – spiega – salirò sul camion che monta l’immagine della trasmissione della De Filippi con tanto di logo “Telemarket” sovrapposto e imbraccio il megafono elencando tutte le opere candidate al concorso, senza dimenticare di intonare ogni tanto il popolare richiamo che sembra calzare a pennello per la nuova strategia della Collu: “venghino siori venghino!».
Le opere candidate
Donne Uomini
Minerva Dea Apollo Dio
Maria Annunciazione Alessandro Magno
Caterina Benincasa Francesco Assisi
Maria Meditazione Giuseppe Comandante
Rosina Barbiere Vincenzo Monti
Costanza Monti Perticari Antonio Tosti Cardinale
Maria Donna Natale Schiavoni
Contessa Valfré di Bonzo Revon Rome G. Girometti
Maria Sala Giuseppe Uomo
Signora Induno Giuseppe Gendarmi
Maria Testa Giuseppe Ritratto
Jane Morris Giuseppe Nudo
Margherita Maria Teresa Giovana di Savoia Regina d’Italia G. Garibaldi
Gemma Bellincioni Gaetano Dell’Acqua
Maria-Vecchia G. Verdi
Maria Morceaux Aleksandr Ivanovic Barjatinskij Principe
Hanka Zborowska Bernardo Celentano
Nerina Badioli Giuseppe Virile
Marguerita Vervoot Marchesa de Rochefort Lucay Emilio Villari
Contessa Fini Umberto I di Savoia Altezza Reale
Antonietta Cavallari Antonio Mancini
Maria Sogni Arturo Toscanini
M. Polymnia Gustavo Bonaventura
Maria Bianco Giuseppe Giardiniere
Maria Madre Ildebrando Urbani
Elisabeth Asquith Giuseppe Mantello
Maria Tête Giuseppe Testa
Luce Balla Giuseppe Uomo
Silvia Seduta Bruno Mussolini
Nusch Éluard Pietro Consagra
Maria Poupée Sergio Ziveri
Palma Bucarelli Benvenuto-Ferrazzi
Maria Donna Giuseppe Peintre
Isabella Far Giuseppe Smorfia
Maria Specchio Giuseppe Cane