Mostre. Sterminio in Europa: 14 dicembre 2011 al 16 gennaio

ROMA – Le immagini e i fatti proposti in questa mostra raccontano come l’ideologia nazista e fascista, dettata dalla “teoria della razza”, si inserì nella grande tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

Con apposite leggi venne programmata la salvaguardia della razza ariana e chiunque fosse dichiarato nemico, per motivi biologici-razziali o per dissenso rispetto al regime, era destinato  alla deportazione e rinchiuso nei Lager che si andavano via via costruendo.

Ebrei e  Rom dovevano subire l’eliminazione totale in questi campi appositamente attrezzati per lo sterminio; gli oppositori politici, gli omosessuali, i Testimoni di Geova avrebbero dovuto essere ugualmente deportati e condotti a morte con lavoro forzato, fame, torture.
Solo all’arrivo degli Alleati questi luoghi di morte furono chiusi per sempre.

La mostra – alla Casa della Memoria e della Storia dal 14 dicembre 2011 al 16 gennaio 2012 – è a cura dell’ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati politici nei campi nazisti, e promossa da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dipartimento Cultura, Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

La storia illustrata dai pannelli in mostra narra gli anni tragici della proclamazione in Italia delle leggi razziali nel 1938, con le quali gli ebrei vennero discriminati ed espulsi da ogni settore della vita pubblica e professionale. Le immagini conducono poi attraverso l’orrore della “soluzione finale” nei campi di concentramento nazisti, costata dodici milioni di deportati e undici milioni di sterminati, per concludersi infine con la liberazione da parte delle truppe alleate e la rivelazione al mondo degli orrori perpetrati nei lager.

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