A Roma un nuovo spazio espositivo. Inaugurato la Babylon Gallery

Nella foto: Un’opera di Malipiero

Nella foto: Un’opera di Malipiero

ROMA – Nonostante la “cultura”, con esclusione dei “grandi eventi” che monopolizzano la partecipazione dei cittadini più per “dovere” di presenza che di necessità intellettuale, sembri non godere ottima salute, c’è ancora qualcuno che “investe in cultura” aprendo un nuovo spazio espositivo nella Capitale, città dove le gallerie d’arte, non solo nel centro storico, stanno praticamente scomparendo.

E’ il caso della “Babylon Gallery. Modern and Conteporary Art” inaugurata in questi giorni a Roma, in Via Ferdinando Palasciano 46 (Quartiere Monte Verde Nuovo), con la mostra “Petits bijoux”, titolo che vuole esprimere il senso degli obiettivi che si intendono raggiungere, il “concept” che si basa sull’idea di molteplicità. Molteplicità dei linguaggi, quindi delle proposte e delle generazioni che se ne fanno portatrici, che nel restituire uno scenario programmaticamente ampio e variegato, si apre allo sguardo libero e attento alle diverse voci del presente di collezionisti e appassionati. “Petits bijoux” è una mostra collettiva, allestita a cura di Andrea Romoli Barberini e che resta aperta fino al prossimo 31 gennaio, nella quale viene presentato il lavoro di 27 autori, maestri storicizzati ma anche artisti consolidati e giovani emergenti, per documentare e proporre, attraverso le loro opere, diversi luoghi espressivi, generazionali e, non da ultimo, geografici: Angelo Aligia, Matteo Basilè, Nunzio Bibbò, Gastone Biggi, Ennio Calabria, Tommaso Cascella, Giulio Catelli, Angelo Colagrossi, Solveig Cogliani, Ettore Consolazione, Sebastiano Dammone Sessa, Fabrizio Dell’Arno, Giorgio Galli, Luca Grechi, Mauro Magni, Malipiero, Piero Mascetti, Domenico Mendicino, Eugenio Miccini, Achille Pace, Pietro Perrone, Lamberto Pignotti, Song Gang, Marco Tamburro, Lino Tardia, Giulio Telarico e Wu Song. “Abbiamo aperto la Babylon Gallery – ha spiegato Bruno Calice cofondatore, con Luca Treggia, della nuova galleria romana – perché intendiamo indagare nella caleidoscopica situazione dell’arte, senza pregiudizi, per scegliere, proporre e promuovere artisti e linee di ricerca anche molto distanti tra loro e restituire uno spaccato verosimile della situazione presente con tutte le sue apparenti, ma di fatto necessarie, contraddizioni. Per raggiungere questo obiettivo ci affidiamo a consulenti e curatori con punti di vista volutamente contrastanti proprio per favorire momenti di confronto anche generazionale non soltanto con mostre personali e collettive ma anche con incontri e dibattiti”. In perfetta sintonia con quello di Calice è il pensiero di Luca Treggia, professione architetto, che con l’arte e il collezionismo ha da sempre un feeling particolare ereditato dalla famiglia: “Ci interessa promuovere l’idea di una galleria attiva non solo sul piano del mercato ma anche su quello delle idee che veicoleremo con tutti gli strumenti che il nostro tempo ci mette a disposizione. E’ per questo che, tra le altre cose, stiamo studiando anche operazioni editoriali mirate a supportare il lavoro dei nostri artisti con pubblicazioni che concepiremo per cercare di svecchiare anche il concetto di catalogo in senso tradizionale”.  

 

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