Mostre. Escher, l’ uomo che percepisce il mondo

ROMA – Per chi non ne abbia avuto notizia, per chi non abbia dato il giusto peso all’ evento, evidenziamo che il chiostro del Bramante ospita fino al 22 Febbraio una mostra antologica composta da oltre 130 opere, dedicata a Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972).

L’ esposizione fa il punto sulla vita e sulla produzione di quello che fu un geniale studioso, ancor prima ed ancor più che artista. Si parte dal fascino che l’ Italia, ammirata in quelli che lui ha definito “i migliori anni della mia vita”(1923- 1935), esercitò sul giovane Escher. La raffigurazione quasi espressionista dei  “tetti di Siena” apre l’ allestimento e introduce alla sua produzione artistica, composta da incisioni, mezzetinte, litografie. Emerge immediatamente un interesse profondo per  il mondo e la sua costruzione, espresso attraverso uno sguardo attento e  mai banale. L’ osservazione minuziosa degli elementi della natura fu alimentata dall’ ammirazione per il paesaggio italiano, ammirazione testimoniata dalle opere che ritraggono i piccoli paesini calabresi (Pentedattilo, Scilla) che l’autore ebbe modo di visitare nel 1930. 

La ricerca di Escher progressivamente diventò sempre più raffinata a seguito dell’ influsso della psicologia della forma (Gestaltpsychologie). La mostra illustra in parallelo i principali studi condotti nell’ambito della percezione umana con le regole di organizzazione percettiva (continuità, somiglianza, buona forma…) che sono state precisate dalla scuola psicologica tedesca. La passione di Escher nei confronti dei dettagli (“la felicità è nelle piccole cose”) si coniugò dunque con i suoi approfondimenti intellettuali per dare vita nelle opere a costruzioni complesse, interessanti da un punto di vista matematico e fisico. Ecco dunque le famose “tassellazioni” che propongono una suddivisione periodica e regolare del piano e che furono ispirate dalle decorazioni dell’ Alhambra (castello moresco di Granada). Le incisioni di Escher, realistiche nella raffigurazione di mondi fisicamente impossibili, sono giochi logici che scaldano poco il cuore e molto la mente. Non è l’arte a forte componente emotiva a cui generalmente si pensa. 

Ecco dunque che gli appellativi di “studioso”  e “ricercatore” rendono meglio conto del lavoro di questo autore. Escher si è interrogato con divertimento fanciullesco sul rapporto fra uomo e realtà, rapporto che passa inevitabilmente attraverso i sensi ed in particolare attraverso la vista. Le sue opere, come ebbe modo di dire, non hanno significati ulteriori rispetto a quello puramente percettivo. Una percezione che permette la conoscenza del mondo ma che inevitabilmente al contempo lo distorce. Escher, affascinato dalle illusioni ottiche, dagli oggetti impossibili, sfruttando la dialettica fra bidimensionale e tridimensionale ci fa comprendere quanto possa essere “oggettivo” ed al contempo inevitabilmente parziale il punto di vista umano sul mondo. 

SITO INTERNET: chiostrodelbramante.it 

 

PRENOTAZIONI: T (+39) 06 916 508 451
 
ORARIO APERTURA
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

BIGLIETTI
Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)

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