Nè Giulietta nè Romeo. L’esordio di Veronica Pivetti, un ritratto feroce della sua generazione

ROMA – Questa volta per Cani Sciolti mi voglio occupare di un esordio alla regia. Perché è sempre una gioia quando un’ opera prima riesce ad arrivare nelle sale, soprattutto quando a fare il suo esordio è una donna e diciamo anche non giovanissima. 

Un’ impresa praticamente impossibile. E’ il caso di Veronica Pivetti e del suo Né Giulietta, né Romeo, scritto con Giovanna Grà, che dopo tre anni è riuscito ad arrivare alla distribuzione nelle sale, raccontando con garbo il tema della difficile accettazione dell’omosessualità di un ragazzo di 16 anni, da parte dei genitori e degli amici. 

Veronica Pivetti traccia un ritratto feroce della sua generazione, aperta soltanto a parole, interpretando la mamma giornalista, ex moglie di un famoso psicanalista (Corrado Invernizzi), che di fronte al sofferto caming out del figlio, si ritrova impreparata, parla a sproposito, crede disperatamente di trovarsi di fronte  ad una crisi adolescenziale, ad un problema momentaneo che addirittura si può curare.  Un disastro per il figlio Rocco (Andrea Amato) che riuscirà ad accettare nel bene e nel male la sua identità, grazie all’aiuto degli amici del cuore, la saggia e divertente Maria ( Carolina Pavone) e il timido Mauri ( Francesco De Miranda), tre ragazzi alla prima esperienza cinematografica davvero molto bravi e brava è Veronica Pivetti a trarre il massimo del talento e della naturalezza da questi tre giovani attori che ben si amalgamano alla confermata bravura di Corrado Invernizzi e di Pia Engleberth nel ruolo di una divertente Nonna, nostalgica del ventennio. 

Né Giulietta, né Romeo, è una commedia che malgrado qualche ingenuità ed uno stile a volte un po’ troppo televisivo, è divertente, commuove, fa pensare e merita di essere di vista, da tutti, figli e genitori.

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