“Un altro mondo”, un bravo Muccino su perdita e rinascita

ROMA – Andrea (interpretato da un bravo Silvio Muccino) è un ragazzo di ventotto anni, che vive della rendita di una famiglia ricca ma anaffettiva. 

Il padre, che ormai non vede da vent’anni, gli chiede di raggiungerlo in Kenia in punto di morte. Una volta a Nairobi, Andrea scopre di avere un fratellastro mulatto di otto anni (Michael Rainer Jr),  nato da una donna del luogo. Spirato il padre prima che il giovane possa parlargli,  una volontaria  annuncia ad Andrea di essere tutore legale del fratellino. Inizia a questo punto per Andrea un viaggio interiore che lo spingerà a valicare frontiere inimmaginabili,  che lo obbligherà a scegliere tra l’accettare di occuparsi del piccolo Charlie o abbandonarlo e rientrare nel suo mondo.

Interpretato e diretto da un Silvio Muccino sempre più levigato e maturo, da uno spontaneo Michael Rainey Jr, che si impone come rivelazione,  “Un altro mondo” è la storia di un travaglio e di una crescita che conduce i protagonisti a denudare la parte più profonda, più vulnerabile e inconfessata per superare gli ostacoli che intralciano l’amore.  Il film, imperniato su temi come l’assunzione di responsabilità, la capacità di essere padre, l’abbattimento delle frontiere razziste, l’ elaborazione di cicatrici psicologiche dolorose a qualsiasi latitudine, scorre con leggerezza.  La sceneggiatura di Muccino e Carla Vangelista, dal cui romanzo omonimo il film è tratto,  è spontanea e chiarificatrice. Un film riuscito: poteva con facilità scivolare nel melodramma e ha saputo invece mantenersi nel perimetro elegante della sobrietà.

Scheda del film

USCITA CINEMA: 22/12/2010
REGIA:   Silvio Muccino
PRODUZIONE: Cattleya
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: Italia 2010
GENERE: Drammatico
FORMATO: Colore

Trailer

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe