“Woody”: storia didascalica di un mito. Recensione. Trailer

ROMA – La storia, degna di essere narrata, di un uomo che tanto sa sulla vita e tanto ci ha detto lungo una carriera caratterizzata da alti e bassi, ma costellata di film degni di essere visti, rivisti, compresi, studiati, gustati.

Il documentario ci illustra le due anime di Allen: quella esilarante, brillante e quella più riflessiva, meditabonda. Due aspetti che non confliggono ma spesso convivono in sinuosa armonia grazie ad un utilizzo mai banale dell’ironia. Ecco quindi che la comicità tipica delle sue prime produzioni non rinuncia mai all’intelligenza e l’intelligenza non si trasforma mai in saccenteria. Se nelle prime performance pochi ridevano poiché pochi riuscivano a capire le battute del giovane e timido Allen, ora il suo registro umoristico è materia di studio. Ma per navigare col vento in poppa lungo una carriera tanto lunga quanto prolifica bisogna saper rinnovarsi, cambiare. E la poliedricità di Woody  è testimoniata anche dal fatto che lui è ed è stato molto altro oltre che regista e attore:  umorista per  quotidiani,  autore televisivo, clarinettista di una certa bravura. “Ho realizzato tutti i miei sogni” afferma in una intervista, ma subito aggiunge un “e nonostante ciò..”. Nonostante ciò la vita è sempre troppo complessa, inafferrabile. Come i temi universali che caratterizzano trasversalmente i suoi film: il significato della vita, il valore dell’ amore, il mistero della morte. Temi che per sua stessa ammissione sono in definitiva inesauribili e proprio per questo rimangono di costante interesse. Se questo è Woody diciamo che il documentario fatto da spezzoni di film, interviste e filmati d’epoca è meno estroso e creativo del suo protagonista. Si appiattisce un po’ in una ricostruzione cronologica e puntuale della sua produzione filmica. Nondimeno nella prima parte le battute del giovane Allen strappano a più riprese la risata e chi già ama il personaggio apprezzerà qualche gustoso aneddoto come quello sulla sua inseparabile macchina da scrivere. Nei neofiti il documentario susciterà invece la voglia di dare più di uno sguardo  ai film di quello che resta inevitabilmente uno dei più grandi autori contemporanei.

REGIA: Robert B. Weide
GENERE: Documentario
DURATA: 113′
USCITA NELLE SALE: 21 settembre 2012

Woody – Trailer

  

Condividi sui social

Articoli correlati