MIFF. “Je suis venu vous dire”:autobiografia immaginaria di Serge Gainsbourg. Trailer

MILANO – (nostro corrispondente) Quest’anno il Milano Film Festival, arrivato alla sua diciassettesima edizione, ha deciso di dedicare gran parte della sua sezione Outsiders a dei veri fuoriclasse.

E non è un caso se ad essere protagonista per la maggior parte dei film selezionati è la musica. Una scelta che si sposa perfettamente con l’anima giovane e indipendente del Miff che ogni anno sceglie di dare (letteralmente) visibilità a opere senza distribuzione, punti di vista diversi su avvenimenti e culture, spesso lontani da logiche commerciali. Così grazie a sei film-documentari, percorriamo un viaggio nella musica contemporanea, da Violeta se fue a los cielos, ritratto della cantante simbolo della musica cilena Violeta Parra (già premio del pubblico al Sundance) fino a Turning sugli Antony and the Johnsons. Passando per Glastopia or Burst? di Julien Temple fino a uno dei tanti imperdibili “eventi” di questo festival, l’ultimo concerto di James Murphy con gli Lcd Soundsystem raccontato da Dylan Southern e Will Lovelace in Shut up and play the hits.
Ma uno dei ritratti che più colpiscono, per lo sguardo intimista con cui è realizzato, è quello di Serge Gainsbourg in Je suis venu vous dire. L’ultimo di una lunga serie di film sul cantautore francese, distribuito per ora solo in Francia da The Festival Agency, Gainsbourg by Ginzburg è diverso da tutti gli altri. Grazie a preziosi materiali d’archivio, inediti e non, il documentarista Pierre-Henri Salfati è riuscito a creare una appassionante autobiografia immaginaria, in cui il tocco del regista traspare in ben pochi momenti, lasciando spazio all’artista di raccontare da solo la sua storia.

E di certo quella di Serge Gainsbourg non è una storia facile. Personaggio controverso, provocante, ma amatissimo nonostante fosse noto per il suo cinismo e il suo cattivo carattere, questo artista non è stato sono un cantante eclettico ma un poeta, attore e regista. Ha dato scandalo in tutta Europa con la sua musica dalle suggestioni fin troppo sensuali (chi non conosce i languidi sospiri di Je t’aime.. moi non plus), ma allo stesso tempo è diventato uno dei più influenti musicisti di tutti i tempi. Un’icona di stile e di fascino che, nonostante non perdesse occasione per disprezzare il suo “brutto muso”, ebbe tormentate storie d’amore con due delle donne più belle di sempre, Brigitte Bardot e Jane Birkin.

Non solo un biopic, quindi, ma una autobiografia reinventata narrata in prima persona dal cantautore francese, costruito utilizzando semplicemente tutto ciò che ha detto e raccontato nella sua lunga carriera, in un montaggio di materiali noti e meno noti. Uno schizzo, come quelli che faceva e distruggeva lui, figlio di un pittore, fatto di parole, allusioni e fumo delle sigarette che consumava una dietro l’altra, anche durante i concerti. Il tipo di autobiografia per immagini che qualsiasi artista sceglierebbe di realizzare, se ne avesse l’opportunità.

Regista Pierre-Henry Salfati
Titolo originale Je suis venu vous dire… Gainsbourg by Ginzburg
Paese Francia
Anno di produzione 2012
Produzione Zeta Production, ARTE France, Institut National de l’Audiovisuel (INA)
Distribuzione The Festival Agency
Sceneggiatura Marianne Anska, Pierre-Henry Salfati
Interpreti Jane Birkin, Emilie de Preissac, Serge Gainsbourg, Clément van den Bergh
Je suis venu vous dire – Trailer

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