“Tutti i santi giorni”: l’amore che fa quadrato. Recensione. Trailer

ROMA – Paolo Virzì si conferma, ancora una volta, il miglior regista di commedie in circolazione.

Allievo di Furio Scarpelli ed erede della grande tradizione del cinema italiano, questa volta – traendo ispirazione dal romanzo  “La generazione” scritto da Simone Lenzi, leader della band livornese Virginiana Miller –  Virzì confeziona un film divertente, commovente, una storia d’amore raccontata con semplicità e trasporto. I protagonisti sono Guido e Antonia, all’apparenza lontanissimi. Lui è un nerd esperto di santi e martiri protocristiani, lei una scalmanata rocker, con un passato punk e un presente da cantautrice. Per il lavoro che fanno si incontrano per poche ore al giorno: quando Guido torna dall’albergo dove lavora come portiere di notte, Antonia deve svegliarsi per raggiungere l’autonoleggio nella nuova stazione Tiburtina. Ogni mattina fanno l’amore per cercare di avere quel figlio che non vuole arrivare e che metterà in crisi la loro storia.
Virzì punta tutto sui due attori protagonisti, Luca Marinelli, già apprezzato nella Solitudine dei numeri primi e nell’Ultimo terrestre di Gipi, e Thony, nome d’arte di Federica Victoria Caiozzo, musicista di Palermo, scelta dal regista, su imbeccata di Lenzi, dal web. Le canzoni del suo profilo MySpace hanno convinto Virzì a incontrare la ragazza e a offrirle la doppia veste di attrice protagonista e autrice della colonna sonora, certo che quel ruolo le calzasse a pennello. E il risultato è convincente, su entrambi i fronti. La recitazione è perfetta, spontanea, con quel tocco di veracità sempre presente nei film di Virzi, grazie alla complicità degli accenti, dal toscano, al romano al palermitano.
Come aveva già fatto in passato, e a differenza di altri titoli come “Ferie d’agosto” o “Caterina va in città”, in “Tutti i santi giorni” l’attenzione è concentrata sulle vicende umane dei due ragazzi. La riflessione sociale su temi come la fecondazione assistita o lo spreco dei talenti in un Paese addormentato come l’Italia, c’è ma è messa in sordina. Le intenzioni del regista erano chiare: «Ho voluto raccontare una struggente storia d’amore nel gelo e nella ferocia di questo mondo».
Tutti i santi giorni

regia di Paolo Virzì
sceneggiatura di Francesco Bruni, Simone Lenzi e Paolo Virzì
liberamente ispirato al romanzo “La generazione” di Simone Lenzi

con Luca Marinelli, Federica Victoria Caiozzo in arte Thony, Micol Azzurro e Claudio Pallitto

musiche e canzoni originali di Thony

una produzione Motorino Amaranto e Rai Cinema, in associazione con Monte dei Paschi di Siena

Tutti i santi giorni – trailer

 

Condividi sui social

Articoli correlati