Primo Piano sull’Autore. Franco Mariotti: “Senza cultura nessun futuro”

ASSISI – Se il festival internazionale del film di Roma ha fatto gridare allo scandalo per l’assegnazione dei premi, Gina Lollobrigida, sfilata sul red carpet romano insieme alle Miss Italia, ci fa venire in mente quanto, al di là del riconoscimento di un attimo, nella vita contano altre cose: la Lollobrigida, che non è mai stata Miss Italia perché arrivata terza, ha fatto un percorso che non ha paragoni con tante incoronate.

Oggi rivedere l’epopea dei film della Lollo è percorrere un pezzo della nostra storia e del nostro costume. Obiettivo che si prefigge “Primo Piano sull’autore” che dedica ogni anno le giornate di Assisi allo studio e all’approfondimento di un autore di rilievo.

Il programma dal 19 al 24 novembre prevede una serie di film di Gina Lollobrigida da protagonista,  proiettati al Cinema Metastasio, e una serie di incontri-studio, che coinvolgeranno anche  gli studenti dell’Università per Stranieri di Perugia e gli studenti delle scuole medie superiori del comprensorio di Assisi. Per finire, un convegno e dibattito al quale parteciperà la stessa Gina Lollobrigida, nonché addetti ai lavori e appassionati. Appuntamento importante per tanti giovani, ma anche meno giovani, che vogliano conoscere e comprendere le loro radici in maniera più godibile e assimilabile della comune didattica. Sei giorni che valgono più di un master universitario: ragione dell’esistenza di ogni festival.
Sulle prestigiose giornate – tenutesi ad Assisi anche nell’anno del terremoto  –  a metà ottobre erano circolate notizie preoccupanti  circa uno stop dovuto alle difficoltà della crisi. Una battuta d’arresto che avrebbe ulteriormente scoraggiano gli assisani, oltre coloro che vi sbarcano per  il tradizionale appuntamento. La cultura è investimento: da essa dipende la qualità della nostra vita,  sopprimere l’ evento sarebbe stato una perdita.

Franco Mariotti,  direttore artistico di “Primo piano sull’autore”,  ha spiegato come il sindaco di Assisi Claudio Ricci e il Consigliere alla cultura Leonardo Paoletti, avessero deciso di impegnarsi in prima persona per evitare la fine di Primo Piano sull’Autore.  In momenti di ristrettezze economiche, una scelta coraggiosa e lungimirante, della quale va riconosciuto il valore.   Franco Mariotti riassume così le difficoltà che incontra oggi chi  opera in un settore fondamentale, tanto quanto l’innovazione e la ricerca:  “Quando si organizzano e si dirigono festival e rassegne, gli enti (pubblici e privati) sono sempre restii ad ascoltarti perché pensano che la parola cultura sia equivalente ad altre come eccidio, strage, distruzione. Quando provi a spiegare, come nel mio caso, il vero valore delle parole cinema, cultura, tradizione, non puoi non rimanere oggetto di critiche da parte di personaggi che credono stia parlando di cose astratte, teoriche, fantasiose. La cultura è nel quotidiano, è nei più semplici gesti che ognuno compie giornalmente, che gli sono stati appunto insegnati dai nostri predecessori. Chi non crede nella cultura non crede nel futuro. Sono molto soddisfatto tuttavia dell’esito di queste <<trattative>> (chiamiamole così), anche se ogni anno diventa sempre più difficile inventare dal nulla una rassegna come questa”.

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