The Master. Il ritorno della grande narrazione. Recensione.Trailer

ROMA – La figura del reduce di guerra è uno dei personaggi ricorrenti nella cinematografia hollywoodiana: da Anime ferite e I migliori anni della nostra vita, con i soldati di ritorno dalla Seconda guerra mondiale, ai grandi film sull’incubo Vietnam, Nato il quattro luglio ad esempio, fino alla più recente guerra in Iraq.

In moltissimi casi il personaggio del reduce è stato utilizzato dai registi, mossi da ideali pacifisti, per attaccare il militarismo e l’imperialismo a stelle e strisce. Parlare del loro presente (la difficoltà di reinserimento) per criticare il loro passato (la guerra). Nell’ultimo film di Paul Thomas Anderson, The Master, il protagonista Freddie è un ex ufficiale della Marina che rientra sulla terraferma alla fine del secondo conflitto mondiale. Un reduce dunque, alle prese anche lui con l’incapacità di riadattarsi alla normale vita quotidiana. Ma lo sguardo del regista è tutto concentrato sul suo presente, sul distacco dalla società di cui è vittima, e sul suo futuro. L’America della fine degli anni ’40 è infatti un Paese che riscopre l’ottimismo e che si proietta naturalmente verso il domani, ma è lacerato da paure e incertezze di cui questi soldatini si fanno interpreti.

Smessa la divisa da marinaio, Freddie cerca di ricominciare da capo con un lavoro da fotografo, ma è inchiodato dal suo comportamento schizoide, dalla sua brutalità e dal suo alcolismo. I suoi problemi lo rendono l’ideale anima da redimere del movimento noto come la Causa, guidato dal sedicente scrittore, medico e filosofo teoretico Lancaster Dodd, incontrato casualmente su una nave. La setta è imperniata sulla temperanza, ovvero sul controllo delle emozioni bestiali che accomunano l’uomo agli animali, e sul tentativo di risvegliare i suoi adepti mediante un processo di deipnotizzazione per ricercare nel passato la causa del loro malessere. Freddie ne entrerà a far parte diventando, come sottolinea Lancaster Dodd, la sua “cavia” e il suo “protegè”. Tra i due però si instaurerà un rapporto molto controverso, una sorta di love story tormentata, fatta di fascinazione e disconoscimento, di attrazione e respingimento. In questa setta molti hanno riconosciuto Scientology. Anche se i punti in contatto con la casa di Ron Hubbard sono tanti, la storia di Anderson è un riferimento universale al rapporto dell’uomo con i suo destino.

E’ proprio l’ambiguità la cifra espressiva e semantica di The Master, presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia e accolto da una vera e propria ovazione. È affidato alla luce il compito di descrivere con i chiaroscuri il rapporto tra i due protagonisti e l’animo dei personaggi, sospesi tra ipocrisia e determinatezza. Il personaggio più carismatico non è Lodd ma sua moglie, perfida regista dietro le quinte e grande burattinaio del guru. Lo scavo psicologico che Anderson fa in oltre due ore e mezzo di film è sublime e non ha nulla da invidiare ai ritratti dei protagonisti delle serie tv americane moderne, specializzate – le migliori di esse – proprio nell’analisi dei caratteri. La regia, come nel Petroliere, è più classica rispetto ai film corali che il regista ha diretto in passato. Con il film precedente The Master ha in comune anche alcuni dei temi affrontati, dalla spiritualità al rapporto padre-figlio. Siamo di fronte al ritorno della grande narrazione del cinema classico americano e l’affinità è sottolineata anche dalla pellicola usata, un formato 65 mm in uso negli anni 50 a Hollywood.. Straordinari gli interpreti, il curvo e abbrutito Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman (premiati a Venezia) ed Amy Adams.

 

  • USCITA CINEMA: 03/01/2013
GENERE: Drammatico

  • REGIA:   Paul Thomas Anderson

  • SCENEGGIATURA:   Paul Thomas Anderson

  • ATTORI: 
 Joaquin Phoenix,    Philip Seymour Hoffman,  Amy Adams,  Laura Dern,   Rami Malek,   Jesse Plemons,    W. Earl Brown,    Kevin O’Connor,    Lena Endre,   Ambyr Childers
  • FOTOGRAFIA:    Mihai Malaimare Jr.

  • MONTAGGIO:   Leslie Jones,    Peter McNulty

  • MUSICHE:   Jonny Greenwood

  • PRODUZIONE: River Road
  • 
DISTRIBUZIONE: Lucky Red

  • PAESE: USA 2012
  • 
DURATA: 137 Min
FORMATO: Colore

The master – trailer ufficiale italiano

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