Remember Capalbio per un progetto del Cinema del futuro

MILANO – L’incantevole cornice della Maremma toscana di Capalbio, il Capodanno, una piccola perla, come ne  servirebbero molte altre in Italia, la sala cinematografica Tirreno, riaperta con coraggio nel 2010 dopo 28 anni, sono state  le atmosfere della XIX edizione dell’ International Short Film Festival, che ha saputo condurre gli spettatori in un autentico viaggio d’amore cinefilo alla scoperta di nuove terre e tesori nascosti nell’immenso mare del cinema, con l’ausilio di metaforiche  “mappe nautiche” sulle quali navigare in  un mondo continuo mutamento: i  Cortometraggi. 

Il Festival è, infatti, una tra le più prestigiose rassegne italiane, dedicate al corto d’autore, un’occasione per apprezzare i messaggi forti che ci vengono trasmessi in pochi minuti di visione. I corti, giunti a Capalbio sono stati più di 800, selezionate da una giuria di esperti.  Quest’anno a Capalbio Cinema è approdato anche l’Estremo Oriente per raccontarci quali sono le speranze, i timori, le riflessioni dei registi e cosa succede in quella parte del mondo. Sono arrivati dal Giappone, da Singapore, dal Vietnam, dall’Indonesia, dalla Cina. Grazie all’alleanza con Asiatica Film Mediale, con Busan iff, Asiana di Seul il miglior festival dei corti del Far East e con la Florence Korea Film Festival diretto da Riccardo Gelli, che ha presentato a Capalbio l’Ediziione 2013, che si svolgerà a Firenze dal 15 al 23 Marzo.  Tra le opere più espressive dei corti orientali, il film evento Beautiful 2012 in cui quattro registi tra i più celebri in Asia, Kim-Tae –yong, Tsai-Ming-Lang, Gu Chngwei e Ann Hui, ci hanno raccontato il cambiamento e la crisi che arriva dall’Oriente fino a noi. Tre dei quattro corti sono state Anteprime delle vere e proprie mappe del nostro futuro e dei cambiamenti cui siamo chiamati a porre la nostra attenzione.

Da Capalbio è partita anche una sfida per il Cinema del futuro, un progetto “Fino alla fine del mondo” che parte dal lavoro realizzato da Tommaso Mottola, regista e Direttore artistico del Festival, che ha già raccolto centinaia di ore di materiale girato e migliaia di chilometri di viaggio, un tesoro inedito di appunti sul cinema del pianeta. E il Festival per il prossimo anno, che avrà anche una nuova sezione per i documentari, lancia un  appello internazionale  ai filmaker  per la raccolta di diari, tracce, frammenti sulla scoperta del cinema nel mondo, con l’obiettivo di creare un archivio mobile di immagini,che vede tra le molte adesioni anche quella del Centro Studi Associazione Giovanni Secco Suardo . “  Da una sollecitazione emotiva è importante pensare a  un’ ipotesi di lavoro concreto e a una semina che se seguita potrà dare frutti straordinari” ha precisato il Presidente dell’Associazione Lanfranco Secco Suardo “il regista  Jerzy Skolimoski  nel suo intervento qui a Capalbio ha lanciato uno stimolo su un delicatissimo tema,il rapporto tra il Cinema e la Storia del’arte,  fra il Cinema e la produzione dell’Arte in senso tradizionale, due mondi imparentati , ma che spesso non si frequentano ” “durante l’incontro con Skolimowski” ha aggiunto Secco Lombardo “ si è anche parlato  ad es. di Caravaggio e dei grandi del passato ed  è certo che oggi non potemmo avere dei reali strumenti critici sulla storia passata e sull’ arte contemporanea se non avessimo straordinari strumenti di conoscenza di  tutti  i processi  e penso che solo attraverso la conoscenza possiamo arrivare a un processo critico profondo e  la metodologia appunto della conoscenza sarebbe importante che potessimo applicarla all’enorme realtà della produzione cinematografica , ma non solo nelle figure più alte e note, grandi registi, grandi sceneggiatori , grandi attori, ma attraverso tutto il contatto  con il mondo della produzione, del” cantiere”, della “bottega”, dalla prima ideazione, alla scrittura e attraverso il ricordo di tutte le figure che comprendono  la produzione”.  Infatti in molti  paesi dell’altra sponda del Mediterraneo come ad es. in Egitto al Cairo non esistono  più nemmeno le pizze dei film, ma  restano solo i ricordi e le testimonianze di chi le ha prodotte, i montatori, gli operatori alle macchine e gli attrezzisti. E’ importante conservare la documentazione attraverso il lavoro di cineasti, creare delle basi , delle documentazioni ,che permettano  una  maggiore conoscenza, una  ricostruzione,non solo in Italia ma anche nel resto del mondo  di quello che è stato il Cinema. E da Capalbio è partita  la sfida di un progetto  per la ricerca, valorizzazione, creazione, conservazione di un archivio d’immagini e di una messa in rete di lavori con il prezioso compito di testimoniare ai posteri cosa è stato il Cinema in Italia e nel mondo!

Film premiati XIX edizione International Short Film Festival di Capalbio:

  • Vincitore come miglior film Capalbio cinema 2012 Taboulè di Richard Garcia (Spagna)
  • Premio miglior regia va a Luminaris di Juan Pablo Zaramella
  • Miglior Fotografia a Bermula Dari A di Bw Purba Negara
  • Menzione speciale a the Worlds most beautiful dictionary di Lisa Takeba
  • Premio Stella Di Capalbio ( prende il nome dalla fondatrice  di Capalbio Cinema Stella Leonetti)
  • Miglior attrice a Belcin Bilgin per la sua interpretazione nel film Sessiz/ Bè Deng di L. Rezan Yesilbas,
  • Il premio come miglior attore è andato a Easa Hosseini per la sua interpretazione in  Bashe Baraye Baad di Amirhossein Asgari.

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