La madre. Semplicemente terrificante. Recensione. Trailer

ROMA – Con un giusto mix tra sovrannaturale e terrore del quotidiano, La madre si presenta come uno dei film più terrificanti della stagione cinematografica in corso. Il ghost movie firmato da Andy Muschietti ha ricevuto la benedizione di Guillermo Del Toro che ne è stato produttore esecutivo oltre che supervisore di buona parte della sceneggiatura.

Il lungometraggio, infatti, è l’esplosione di un corto firmato dai fratelli Muschietti – Andy e Barbara – e acclamato dalla critica. Tra i suoi fan proprio l’autore messicano che è rimasto colpito in modo particolare dal ruolo delle due bambine protagoniste. Della filmografia di Del Toro, La madre condivide l’origine fiabesca dalle venature orride della sua storia, un certo simbolismo e lo stesso rapporto tra la natura e i bambini, che da essa sono protetti contro i pericoli del reale proprio come accadeva nel Labirinto del Fauno.
Il plot prende le mosse da un prologo datato 2008. Vediamo un uomo fuori di sé che dopo aver ucciso i suoi due soci e sua moglie, prende le due figlie Victoria e Lilly e si rifugia in una casa sperduta in un bosco. Lì tenterà di ammazzare anche loro prima di togliersi la vita, ma una figura misteriosa riuscirà a salvarle. Dopo cinque anni vengono ritrovate in quella stessa casa, smunte come due larve e abbrutite da un lungo periodo di cattività. Saranno gli zii Lucas (Nikolaj Coster-Waldau) e Annabel (una inedita mora e rockettara Jessica Chastain) a prendersi cura di loro, con il supporto di uno psicoterapeuta che ne seguirà il recupero. Ma una presenza oscura renderà questo recupero sempre più difficile, oltre ad agitare i sonni della povera Annabel che presto si troverà da sola ad accudire le due nipotine.

La Madre oscilla perfettamente tra maniera e originalità, pagando dazio al classico genere horror e discostandosi al contempo da quel filone di film che avevano come protagonisti dei bambini malvagi. In questo caso le due sorelline non sono né genitrici né vittime del male: sono delle semplici portantine, potremmo dire. La vittima vera è Annabel che incarna parzialmente il punto di vista dello spettatore. In molte occasioni, infatti, lo spettatore è posto sullo stesso piano del personaggio interpretato da Jessica Chastain, condividendone il sentimento del terrore. In altri casi, invece, è dotato di un sapere superiore a quello dei personaggi adulti del film, grazie alle sapienti scelte di regia di Muschietti. Nonostante sia all’esordio, il regista usa abilmente la macchina da presa riuscendo a tenere alta la tensione per buona parte del film. Sono i lenti movimenti di macchina – a cui spesso ricorre – a creare la giusta atmosfera degna di un film horror, con la complicità di luci, effetti speciali e colonna audio.

La madre
Regia di Andy Muschietti
Scritto da Neil Cross, Andy Muschietti, Barbara Muschietti
Produttore esecutivo Guillermo Del Toro
Con Jessica Chastain e Nikolaj Coster-Waldau

Condividi sui social

Articoli correlati