Venezia 67. Michele Placido: “In Parlamento c’è gente peggio di Vallanzasca”

Lido di Venezia – Secondo Carl Gustav Jung  “l’animus” nella donna è una visione interiore del  maschio del quale vive la supremazia.

Si forma durante la crescita della bambina che assimila la figura del padre e del fratello,  nei sogni si evidenzia con aspetti divini, eroici e minacciosi. Proiettato sugli uomini tale animus è in grado di suscitare tempeste amorose. 

L’ “animus eroico”  può identificarsi con il bene o con il male.
Il   “bel René”, Renato Vallanzasca, rappresenta  questo archetipo: coraggioso, attraente, combattente  sino a rasentare l’ebbrezza della morte,  incarna gli impulsi inconfessati di casalinghe, borghesi rampanti, nobildonne represse.  Esempio molto larvato  sono Belen Rodriguez e Fabrizio Corona.
In una scena de   “Gli Angeli del male”  Renato Vallanzasca e  Francis Turatello superano la rivalità di un tempo per dar luogo a un sodalizio tra criminali. Francis, vedendo le lettere, le foto, i messaggi d’amore sdolcinati e osceni, le proposte di matrimonio che arrivano in carcere a Renato, meravigliato chiede all’ amico cosa abbiano  in testa le fan. Il “bel Renè” risponde:  “Sono le perversioni della casalinga italiana media”.  Non solo della casalinga, aggiungiamo.

Michele Placido tesse un racconto antropologico che evidenzia le pulsioni della società degli anni ’70, tuttora insuperate.   Kim Rossi Stuart dà vita a un Vallanzasca mirabile,  tanto che molti giornalisti rimpiangono che il film non sia in concorso.
La figura del criminale trattata senza antipatia ha fatto infuriare. Le associazioni delle vittime sono scese in campo protestando,  inviando lettere e dichiarazioni accorate alla stampa. Il sindacato di polizia chiede provocatoriamente di togliere a Vallanzasca la cittadinanza italiana. Gli applausi al film sono durati solo cinque minuti. Il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, ha avvisato che “sarà molto difficile per questo film ottenere il finanziamento pubblico”.
Risponde Michele Placido  in conferenza stampa: «Non amo molto i banditi, però sinora ho rappresentato due eroi opposti. Quello borghese, l’avvocato Giorgio Ambrosoli, e quello criminale. Il mio film sarebbe inaccettabile? Prima si informino, all’estero il cinema è molto più libero che da noi. Non hanno paura di rappresentare dei criminali. Il film su Jacques Mesrine, che è stato il nemico pubblico 1 in Francia, non ha avuto solo un grande successo di pubblico ma è stato finanziato dal ministero. Ai familiari delle vittime dico: prima aspettate di vederlo”. E aggiunge: “ In Parlamento ci sono persone che hanno fatto peggio di Vallanzasca. Ci sono mafiosi e camorristi, ma anche terroristi, che sono già usciti dal carcere. Mentre lui è in regime di semi libertà”.

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