ROMA – Asghar Farhadi, regista iraniano di grande talento, è stato riconosciuto grazie all’Orso d’argento vinto al Festival di Berlino con About Elly e con il successivo Oscar per “Una separazione”, di cui la stampa iraniana non ha dato notizia.
Autore raffinato sull’elaborazione del lutto e sulla fatica del cambiamento – problemi che, azzardiamo, deve aver molto sofferto in prima persona – torna con un film che sostiene come il futuro si realizzi solo se noi digeriamo il passato. Farhadi lo fa senza intellettualismi, raccontando la quotidianità di una famiglia allargata e multiculturale, in un momento di delicato passaggio.
Questa è la storia: Ahmad arriva a Parigi da Teheran perché Marie, la compagna che ha lasciato quattro anni prima, vuole formalizzare il divorzio. Marie ha due figlie nate da altre relazioni e ha un difficile rapporto con la più grande. Durante il soggiorno Ahmad scopre che Marie aspetta un figlio dal magrebbino Samir, a sua volta provato dal coma di una moglie che ha tentato il suicidio.
Ahmad, Marie, Samir e la loro prole vorrebbero trarsi fuori dalle problematiche altrui ma ciò è impossibile. Se Ahmad ha pensato che il ritorno in patria lo separasse definitivamente da Marie, scopre che non è così. Se Marie ha creduto che una firma chiudesse definitivamente la trascorsa relazione, si accorge di avere sbagliato.
Farhadi ci ricorda, attraverso particolari geniali, che per guardare avanti è indispensabile prendere atto del passato con coraggio, non certo rimuoverlo. L’impasse trova forza in problematiche di lutto universale, emblematicamente frammentarie, dialettiche, dall’inevitabile finale aperto. L’unica verità del passato è che non è passato affatto. Strascichi, conseguenze, legami, comportamenti, che non si possono e non si vogliono spezzare, neppure con la buona volontà, dimostrano che la strada della catarsi emotiva è un doloroso processo di rinascita, è il travaglio della ninfa che si fa farfalla, gestazione faticosa verso la maturazione individuale. Consigliato da Dazebao.
Il passato (Le passé)
Francia, Italia 2013, 130′
Genere: Drammatico
Regia di: Asghar Fahradi
Cast principale: Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Pauline Burlet, Elyes Aguis,
Tematiche: Divorzio, convivenza, rapporti genitori-figli, famiglie allargate, responsabilità, suicidio
Target: da 14 anni