ROMA – Positivo debutto al Teatro dell’Angelo della commedia TOTO’ PEPPINO E LA MALAFEMMENA, un celebrato e celebre classico del cinema in bianco e nero, nell’adattamento teatrale scritto da Manzari Anton – Continenza – Avallone e curato dallo stesso Antonello Avallone, protagonista e regista della divertente pièce.
La storia è fin troppo nota: ispirata dalla bellissima e famosa canzone del Principe di Bisanzio Antonio De Curtis, ovvero Totò, la pellicola, diretta da Camillo Mastrocinque, ci raccontava la storia dei due fratelli Totò e Peppino Caponi (nel film Totò e Peppino De Filippo), che se ne andavano fino a Milano con la sorella Lucia, per rintracciare il nipote, invaghitosi di una ballerina, bella e brava, ma, in quanto tale… “malafemmena”!
Le riduzioni teatrali di soggetti cinematografici, come è noto, risultano sempre particolarmente difficili ed impegnative: infatti, riuscire a mantenere integra la freschezza dei dialoghi e il sovrapporsi temporospaziale delle singole scene è compito arduo. Ed Antonello Avallone anche stavolta ci è riuscito assai bene.
Molto interessante il gioco scenico in cui il Totò fratello (spendaccione e gaudente), sottrae mazzetti di banconote dal nascondiglio segreto del fratello Peppino (parsimonioso e oculato, anzi tirchio!).
Esilarante è l’arrivo a Milano dei due fratelli Caponi, in pelliccia e colbacco: d’altro canto, a Milano non solo fa un freddo siberiano…. ma “quando c’è la nebbia non si vede”. Ma allora: “Se quando c’è la nebbia a Milano non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia?”. Nonché un divertente tormentone di frasi celebri come E ho detto tutto… oppure punto, punto e virgola, punto… e punto e virgola.
Come sempre risulta bravissimo Antonello Avallone nella parte di Totò; a suo fianco Francesco Tuppo si rivela del tutto a suo agio nel ruolo di Peppino Caponi. Accanto ai due, Flavia Di Domenico, efficace nel ruolo della sorella Lucia, e Matteo Lombardi, che ricopre abilmente due ruoli, Mezzacapa, ossia il famoso confinante dei fratelli Caponi, e l’usciere del teatro milanese, in realtà una personaggio che si rifà soprattutto al vigile di Piazza Duomo e che Avallone ha abilmente rielaborato traendone interessanti spunti comici. E infatti è proprio con il “Mezzacapa-usciere” che si svolge la famosa gag “linguistica”, quella del “noio vulevan…” . Ricordiamo ancora la presenza sul palcoscenico di Ketty di Porto, nel ruolo di Marisa la “malafemmena”, Silvia Vitale, che interpreta la cameriera e la seconda ballerina, quindi Patrizia Ciabatta, l’altra ballerina.
Le scene e i costumi sono firmati dalla sempre efficace Red Bodò.
Uno spettacolo che vale la pena andare a vedere! Specialmente durante le festività natalizie!
Auguri e… buon divertimento a teatro!
Fino al 26 gennaio 2014
TEATRO DELL’ANGELO
Via Simone de Saint Bon n. 19 (V.le Milizie-V.le Angelico)
Info : tel. 06/37513571- 06/37514258
www.teatrodellangelo.it