Hope lost. Il dramma delle nuove schiave. Recensione

ROMA – Alla Casa del Cinema, immersa nella bellezza e nel verde di Villa Borghese, c’è stata la presentazione di HOPE LOST. Gli attori di Hollywood, protagonisti del film, Mischa Burton (The O.C., You and I, A Resurrection), Danny Trejo (Anaconda, Dal tramonto all’alba, Machete), uno dei cattivi per antonomasia delle pellicole statunitensi e Michael Madsen (Kill Bill, Sin City, Le iene), sono intervenuti, rispondendo alle varie domande, con ironia e gentilezza.

La trama del film non è particolarmente originale, anche se tratta un tema forte ed impegnato, come quello dello sfruttamento della prostituzione sulle strade di Roma. Percorrendo la capitale, è facile vedere queste ragazze, sui marciapiedi, alle fermate dell’ autobus, nelle piazzole di sosta o dei benzinai. Però pochi riconoscono l’ ingiustizia di queste moderne schiave, molti passano senza neanche accorgersi di loro, come se fossero ornamenti stradali. Gli occhi ormai si sono abituati a non vedere ciò che disturba.

Tra queste c’è Sofia,  una splendida ragazza di venti anni che conduce una vita monotona in un piccolo villaggio della Romania, dove lavora in  fabbrica, sognando un’esistenza diversa, fantasticando sui personaggi delle soap opera italiane che guarda in Tv, immedesimandosi, sperando in una vita migliore. Una notte in discoteca incontra Gabriel, che lavora in Italia come regista. Per Sofia è amore a prima vista. Quella stessa notte partono per l’Italia con la promessa di farla partecipare ad un provino per un reality. Ma è tutta una menzogna, in realtà Gabriel la vende ad uno sfruttatore italiano, Manol. Da qui inizia la vita da schiava di Sofia, gettata in una realtà brutale, piena di violenza, priva della bellezza che sperava di trovare. Nonostante tutto, Sofia riesce a trovare due persone in grado di farle sopportare quell’ esistenza meschina e misera. La sua amicizia con Alina, una prostituta che lavora con lei, indurita dalla vita sulla strada, ed Eva, una sua cliente molto particolare con un passato oscuro. La situazione, già agghiacciante,  precipiterà con l’arrivo di Ettore, che comprerà Sofia e Alina, dal loro sfruttatore,  per torturarle in uno Snuff movie.

Questo film è una denuncia sociale  del regista, David Petrucci, e di Monika Bacardi, contro le organizzazione criminali, che comprano e vendono queste donne, privandole della loro dignità e dei documenti, rendendole schiave.

Danny Trejo, Marius, ha spiegato che il suo personaggio è puramente diabolico, tira fuori i lati più oscuri del genere umano. I temi trattati dal film sono, per Trejo, duri ed incredibilmente forti, ma non per questo bisogna tacere.

Dello stesso parere è anche il suo coprotagonista, Michael Madsen, che interpreta lo sfruttatore italiano Manol. Queste ragazze esistono, queste situazioni esistono. Dobbiamo liberare le prime e cancellare le seconde, perchè nessuna donna debba più essere vittima. Il corpo della donna non è un oggetto di svago sessuale.

In conclusione Misha Barton, che interpreta Alina, ha spiegato le difficoltà di calarsi nei panni di una prostituta, indurita dalla vita di strada e dalla costante umiliazione.

Il film riconosciuto d’ interesse culturale, con contributo economico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, uscirà nelle sale italiane ed americane, in contemporanea, nell’ autunno 2014.

 

Regia di

David Petrucci

Con

Danny Trejo  Mischa Burton  Michael Madsen

Una produzione

IERVOLINO TURCO FILM

In collaborazione con

AMBI PICTURES

CAST:

Danny Trejo- Marius

Misha Barton- Alina

Michael Madsen- Manol

Daniel Baldwin- Ettore

Andrey Chernishov- Gabriel

Francesca Agostini- Sofia

Alessia Navarro- Eva

 

Produttori: Andrea Iervolino, Cosetta Turco con la collaborazione di Monika Bacardi

Regia: David Petrucci

Produzione: Iervolino Turco Film srl in collaborazione con AMBI PICTURES

Produttore esecutivo:  Danielle Maloni

Organizzatore generale: Davide Tovi

Direttore di produzione: Giuseppe Manzi

Direttore della fotografia: Davide Manca

Montaggio: David Petrucci

Soggetto e sceneggiatura: Francesco Trento, Damiano Giacomelli, Francesco Teresi in collaborazione con Loretta Tersigni

Scenografia: Sara Santucci

Costumi: Piero Risani

Condividi sui social

Articoli correlati