Nymphomaniac. Esplicito e molto bello. Recensione. Clip

ROMA – In una serata nevosa, un anziano signore di nome Seligman, uscito a fare delle compere, trova distesa a terra, priva di sensi e insanguinata, una giovane donna.

Seligman vorrebbe accompagnarla in ospedale, chiamare la polizia, ma lei lo scongiura di non farlo. L’uomo la porta a casa sua, la rifocilla e la mette a letto. Incuriosito e toccato dalle sue precarie condizioni il vecchio le chiede della sua vita. Vinte le prime resistenze, la giovane si presenta come Joe e gli confessa di essere una ninfomane. Quindi gli narra la sua esistenza, dall’infanzia ai giorni attuali. Attraverso i flash-back della protagonista il film ci espone le fasi psicologiche di una ossessione, di una perversione erotica, di una incapacità di amare e di sentire il piacere. Una dipendenza estrema.

Joe è una ragazzina che fonda un club con altre, cui patto è il divieto di fare l’amore più di una volta con lo stesso uomo, cioè il divieto di innamorarsi. Joe fa a gara con un’amica su un treno a chi si scopa più passeggeri, va a letto con dieci amanti ogni giorno ma quando, per la prima volta, le capita di provare un sentimento per uno di loro, spaventata, rifiuta l’accoppiamento. Dei numerosi maschi che ha conosciuto, alla fine, considera di aver avuto solo tre partner: il primo perché particolarmente rassicurante,  capace di aspettarla persino mentre si intrattiene con un altro uomo. Il secondo perché sessualmente potente e aggressivo, paragonato a un leopardo, predatore per eccellenza. Il terzo, il più complicato e inarrivabile, perché rappresenta l’amore. 

Nynphomaniac sarà proiettato in due versioni; quella  soft di quattro ore divisa in due parti. Quella hard della durata di 5 ore e mezza, anch’essa divisa in due parti. Malgrado la versione oggi in sala sia la più “soft”, il film è esplicito: nudi integrali,  falli di ogni specie, fellatio, cunnigulus, veri accoppiamenti in primo piano girati con attori porno, eppure non contiene nessuna volgarità, casto e drammatico racconta la persona nella sua interezza di tensione e disperazione. Inoltre, malgrado l’argomento scabroso e l’intenzione di scandalizzare, Lars Von Trier in definitiva lancia un messaggio morale, ripetuto nei dialoghi dei personaggi: il segreto del vero piacere sessuale sta nell’amore.  Da non mancare.

Nynphomaniac – clip

 

 

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