Nymphomaniac vol. II . La nostra conturbante ombra. Recensione. Trailer

ROMA – E’ la misura che da corpo alla bellezza: il primo volume di Nymphomaniac aveva distinto Lars Von Trier maestro d’erotismo, anche per la profondità con la quale aveva saputo rendere le sofferenze di una mente sesso-dipendente. La nudità acerba della protagonista aveva reso virginali gli incontri più sfrontati, il finale disperato suscitato partecipazione. Il secondo volume si ripete, aggiungendo pesantemente dettagli impressionanti. 

L’attesa parte seconda, imperniata sulla maturità, interpretata dall’ottima Charlotte Gainsburg, traduce sullo schermo le ossessioni di una donna, il cui doloroso eco è nel regista stesso, che con coerenza continua a scavare nel suo noto punto debole: la depressione.  Lars Von Trier sostiene che – cosa innegabile –  le pulsioni più forti determinanti l’esistenza siano quelle sessuali, si può scegliere allora di reprimerle, diventando asceti; sublimarle con l’arte;  praticarle a nostro rischio e pericolo. L’ ultima strada è quella che percorre Joe, la protagonista che indefessa persevera – al punto da rinunciare agli affetti più cari: il marito e il figlio – sulla via della perdizione. Un drogato, alla ricerca di un piacere che più é abusato più si rivela inappagante. 

Nel secondo volume lugubre, conturbante, c’è molto sade:  un perfetto Jamie Bell veste i panni del torturatore a cui Joe volontariamente si sottopone.  La singolare, ascetica fisicità di Charlotte Gainsbourg, elevata ad archetipo della sofferenza, da forma a un  personaggio estremo, di difficile comprensione,  anche perché pungola l’ombra che è in noi. Scene thriller, come quella di darsi in pasto a due neri nerboruti, vengono stemperate dal regista nel ridicolo. Una relazione omosessuale, con un fiore non sbocciato, scatena la resa. Nel film inquieta l’assurda ripetizione del quotidiano, pieno di non-sense, fino ad un finale ermetico, che si presta a molte interpretazioni: non ultima potrebbe essere quella della donna preda consenziente, in una società fondata su equilibri malsani.

Potrebbe non piacere il volume due di Nymphomaniac, personalmente sono ammirata e sconvolta dal lucido acume del regista, capace di vivisezionare gli strati più oscuri dell’essere umano, con la creazione di un personaggio che tenta l’ascesi, inutilmente cercando di mondarsi dall’ombra alla ricerca dell’anima.

 

 

 

Nymphomania – Vol II.  – Trailer

 

 

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