Tracks, odissea australiana al femminile

Il film narra l’epico viaggio a piedi di una ragazza attraverso 2.700 km di deserto

“Volevo scomparire completamente per ritrovare me stessa

e ho avuto la possibilità di farlo”

(Robyn Davidson)

MILANO – In nove mesi a soli 27 anni percorse a piedi con tre cammelli e un cane  ben 2.700 chilometri dell’immenso e arido deserto australiano. Fu un’impresa straordinaria, quasi disperata di una ragazza che cercava se stessa negli infiniti spazi della meravigliosa e selvaggia natura dell’Australia. L’odissea di Robyn Davidson, oggi 64enne, fu raccontata dal fotografo Rick Smolan e poi pubblicata con grande successo sul National Geographic nel 1977. Infine divenne un best-seller. Il regista John Curran (“Il velo dipinto” e “Stone”) ha descritto con sensibilità e realismo la personale sfida di una ragazza che voleva capire chi fosse, che voleva trovare delle risposte, che probabilmente voleva conoscere intimamente se stessa e il senso della vita. In due anni si preparò per l’impresa che doveva essere portata a termine da sola. Voleva letteralmente scomparire nel deserto. Durante il lungo ed estenuante tragitto (che paradossalmente ricorda l’odissea nello spazio di Kubrick) Robyn rischiò di perdere i cammelli con tutte le provviste e la preziosissima bussola. L’incredibile determinazione nel confrontarsi contro le avversità della natura è stata la forza che ha fatto prevalere la donna nel suo viaggio iniziatico. Il bagno catartico nell’oceano Indiano simboleggia il suo essere finalmente in pace con se stessa e con il mondo.

Il regista statunitense John Curran, con un budget di 12 milioni di dollari, ha costruito magistralmente questa vicenda umana e spirituale, popolando il “viaggio omerico” della protagonista di personaggi simbolo di quel misterioso universo che si chiama Australia, fatto di profonde solitudini quasi metafisiche.

Straordinaria l’interpretazione della 25enne Mia Wasikowska, già apprezzata in “Albert Nobbs” anche se tutto il plot ruota attorno alla magnifica potenza visiva ed evocativa del deserto australiano. Un film assolutamente da non perdere.

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