Godzilla. Tra virtus e routine, ricorderemo il suo ruggito. Recensione. Trailer

ROMA – Nel 1999, in una giungla delle Filippine, un improvviso cedimento del terreno riporta alla luce una gigantesca carcassa ed una strana spora che si nutre di energia prodotta dall’ uomo. Quindici anni dopo, in Giappone, dalla spora prende vita un temibile mostro “aracniforme” che semina il panico. Il peggio deve ancora venire poiché questo esemplare maschio emette un richiamo che risveglia un esemplare femmina, ancor più mastodontico e letale. Pensate che manca all’appello ancora un mostro: Godzilla. 

Il primo Godzilla, diretto nel 1954 da Hishirō Honda, era intriso della paura e dell’orrore relativi alla potenza distruttrice dell’uomo, materializzatasi nelle bombe nucleari piovute su Hiroshima e Nagasaki. Ai giorni nostri questa tematica non ha la risonanza emotiva che poteva avere nel Giappone del dopoguerra. L’ inquietudine è inevitabilmente stemperata. Rimane in piedi una riflessione sulla debolezza umana davanti all’ incontrollabile potenza della natura. Fragilità che l’uomo nasconde con l’illusione di dominare e gestire tutto. Se il tema è lineare lo svolgimento non brilla, soprattutto all’inizio. I salti narrativi nel tempo e nello spazio provano a dare profondità ed ampio respiro ad un film che fatica a mettersi in moto. Per fortuna non si vivacchia a lungo: l’opera di  Gareth Edwards si anima puntualmente con il risveglio dei suoi mostri. La prima creatura ha un aspetto un  po’ “metallico” che vuole forse richiamare l’influenza della mano dell’ uomo. Nulla da dire invece sulla raffigurazione di Godzilla, splendido esemplare primordiale. Al di là di tutto l’ apparato tecnico del film è di valore. L’aspetto acustico è molto curato. Ricorderemo a lungo il ruggito del mostro, piacevolmente intenso. Gareth Edwards inoltre è particolarmente a suo agio con gli effetti visivi. Alcune sequenze, ci riferiamo ad esempio alla “pioggia degli elicotteri”, hanno forza visionaria. Il soggetto e la sceneggiatura invece non tengono il passo. Non sono performativi e non brillano per originalità. Una volta i mostri erano cattivi. Poi abbiamo dovuto sorbirci i mostri buoni. Ogni tanto spunta un mostro “neutro” politicamente corretto. In medio stat virtus… e stat routine. Attori al di sotto della sufficienza, a parte un discreto Ken Watanabe.

REGIA: Gareth Edwards 

ATTORI: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Ken Watanabe, Juliette Binoche

SCENEGGIATURA: Max Borenstein 

FOTOGRAFIA: Seamus McGarvey 

 PRODUZIONE: USA

GENERE: Fantasy/ Avventura/ Fantascienza 

 DURATA: 119 minuti

USCITA NELLA SALE: 15 maggio

Godzilla – Trailer

 

 

 

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